Se in precedenza quel che ci aspettavamo per questo torneo iridato del calcio era una bocciatura senza appello o quasi, ora stiamo andando verso il processo di sviluppo chiave. Ossia la sbocciatura parziale o totale del torneo, che in questa edizione è ambientato in terra di Russia. Se la sconfitta della Germania ad opera del Messico può essere considerata una coda della precedente fase di insabbiamento delle velleità delle grandi realtà Nazionali, con il pareggio tra Brasile e Svizzera è incominciato il periodo della “Grande Riscossa” delle nazionali che contano. Certo, dal Brasile contro la Svizzera ci aspettavamo una mole di gioco assai più esorbitante. Ma c’è da mettere in conto pure il fatto che gli esponenti del Futebòl Bailado avevano di fronte una compagine sempre arcigna e dalla notevole resistibilità come quella elvetica. Ci aspettavamo di più anche dalla Svezia, che al cospetto della Corea del Sud ha messo a segno soltanto un golletto. Certo, gli svedesi sono maggiormente portati verso la fase difensiva, ma consideriamo comunque sia quello tenuto dai gialloblu un ruolino di marcia un po troppo risicato per una formazione che sulla carta è conosciuta per avere ben altro potenziale a livello complessivo.

Se c’è una squadra che è in palla ed è da tenere d’occhio è il Belgio, che ha messo in mostra sinora tutta la sua quadratura di squadra completa e a differenza delle realtà prima citate di gol ne ha fatti senza problemi, ottenendo nell’ultima gara giocata un rotondo 3-0 ai danni di Panama, nella partita in cui “les diable rouge” hanno giocato con una certa quale disinvoltura. Ha concesso poco al bel gioco nella sua penultima partita giocata la rappresentativa inglese, che contro la Tunisia doveva certo sviluppare di più – anche dal punto di vista numerico – rispetto ad un carente 2-1. Gli inglesi però si sono rifatti di netto nell’ultima partita giocata, quella contro Panama, e di questo è un must dargli atto. Russia e Portogallo continuano a contraddistinguersi per disinvoltura, mentre l’unica formazione che non sta crescendo a dovere risulta essere la Francia. Sinora i galletti hanno raccolto risultati troppo risicati, e francamente riteniamo la formazione transalpina la più marginale delle grandi rappresentative a questo mondiale. Siamo comunque felici di aver potuto registrare la crescita esponenziale delle grandi formazioni, che è il risultato che ci attendevamo per costruire un mondiale all’altezza delle aspettative delle vigilia. Siamo convinti che questo processo di crescita delle grandi formazioni avrà un prosieguo sino alla fine o quasi, con un mondiale che alla fine risulterà essere all’altezza.

Sezione: Focus / Data: Lun 25 giugno 2018 alle 17:00
Autore: Valentino Deotti
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