Quinta vittoria consecutiva, ma Massimo Oddo, nelle parole riportate dal Messaggero Veneto, di obiettivi e di Europa non ne vuole sentir parlare:

«Non è il momento per pensare agli obiettivi, il Bologna forse non avrebbe meritato di perdere, segno che abbiamo imparato a vincere anche in un altro modo, soffrendo».

La svolta, come nella partita contro l'Inter, è arrivata all'intervallo, con le parole giuste al momento giusto e un cambio tattico che ha permesso alla squadra di giocare come sa. Il mister comunque ci tiene a precisare che il cambio di Maxi Lopez non è avvenuto per demeriti:

«Prima di tutto voglio sottolineare che non è stato un cambio dettato dal demerito, ci servivano delle caratteristiche diverse in campo, caratteristiche che Maxi non possiede: il Bologna ci aveva messo in difficoltà, ci eravamo allungati tanto durante il primo tempo, c'era troppo spazio tra centrocampo e attacco. Nella ripresa ho chiesto alla squadra di stare più bassa e ripartire. Perché la vera pelle dell'Udinese è questa, quella delle ripartenze».

Il gol di Lasagna, il quinto in cinque partite, è arrivato sublimando le caratteristiche principali della squadra. Quattro passaggi velocissimi e palla in rete:



«È vero, essenzialmente le caratteristiche della squadra sono queste. I ragazzi sono formidabili a ripartire. E stiamo cercando di coltivare questa qualità in allenamento. Adesso vedo che sia più ''amici in campo'', facciamo dei movimenti uno per l'altro. La bellezza dell'azione, tuttavia, è merito loro».

Oddo è arrivato con l'etichetta di allenatore mai vincente in A ed ha raccolto già cinque successi, l'ultimo contro l'allenatore che lo lasciò a casa per l'Europeo del 2008:

«Per quanto riguarda me, devo vincerne ancora 19 per pareggiare il conto. Perché quando è il tuo momento devi cercare di allungarlo più possibile: il calcio è una ruota. Per quanto riguarda il passato con Donadoni, non c'è mai stato risentimento tra noi: ho sempre giocato con lui in Nazionale, tranne in quella occasione e forse adesso da allenatore posso dire che ha fatto bene a non chiamarmi».

Questa Udinese non ha obiettivi, anzi in realtà uno c'è:

«Stiamo facendo qualcosa di incredibile, cinque vittorie di fila forse non le fa neanche la Juve. L'obiettivo? Non puntiamo nulla. Anzi, non vogliamo ritornare nella colonna di destra della classifica».

Sezione: Focus / Data: Dom 31 dicembre 2017 alle 16:00
Autore: Davide Marchiol
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