Una delle colonne portanti dell’Udinese in tutte e tre le gestioni intercorse lungo l’intera stagione porta nome e connotati di Stryger Larsen ed è innegabile non riconoscere al nazionale danese tale status. Il 28enne bianconero è stato un esempio di continuità in questa stagione con 36 presenze collezionate su 37 gare disponibili. Solo il Milan al ritorno non ha avuto modo di vederlo schierato di fronte in questa annata. Continuità dunque, ma anche duttilità se è vero che per Larsen c’è stata l’occasione di giocare in diversi ruoli, quest’anno, con diversi moduli. Sulla fascia destra la sua spinta è stata sempre preziosa, sia come terzino che come esterno di centrocampo. Per il danese si sono presentate anche diverse opportunità per giocare da difensore nel reparto a 3 ma, nuovamente, è in fascia che Larsen ha mostrato le cose migliori. Un altro numero che dovrebbe spiegare in maniera chiara l’indispensabilità del ragazzo di Sakskøbing riguarda il numero di volte in cui è subentrato a gara in corso e il numero di volte in cui è stato sostituito. Siamo a zero nel primo caso e a uno nel secondo (fuori per Okaka all’86° di gioco contro il Napoli).

Pare che le ultime prestazioni di Larsen abbiano però fatto girare la testa a più di qualche club e, giornata dopo giornata, l’interesse da parte di altre società si è fatto sempre più forte. Le sirene della Bundesliga sembrerebbero suonare per il danese, richiesto con decisione, stando agli ultimi rumors, da diverse squadre del massimo campionato tedesco. Il pericolo di perdere Larsen pare essere concreto e un suo addio lascerebbe un vuoto non indifferente nello scacchiere dell’Udinese del futuro. Trovare un sostituto all’altezza del danese non è impresa facile, guardando soprattutto ai tanti minuti giocati senza mai uno stop quest’anno. Corsa e concretezza non sono mai mancate dalla sua parte, il che dovrebbe far riflettere prima di una eventuale cessione con destinazione Germania. Dopo De Paul per l’Udinese rischia di avvicinarsi un altro addio importante, l’addio dell’uomo da 36 presenze su 37 (con possibile approdo a 37 su 38) e di un altro pilastro di una squadra attesa, per un altro anno, a una rifondazione.

Sezione: Focus / Data: Sab 25 maggio 2019 alle 17:44
Autore: Francesco Paissan
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