L’infortunio al ginocchio rimediato esattamente un mese fa da Pussetto, che lo ha costretto al forfait contro la Lazio, ha lasciato più spazio al capitano bianconero, dandogli la possibilità di crescere e di trovare la giusta alchimia con il compagno di reparto Okaka; intesa confermata soprattutto nell’ultima uscita a Frosinone, dove i due, anche grazie all’aiuto di un super De Paul, hanno dialogato più volte, trovando assieme il gol che di fatto ha sigillato il match.

Lasagna, infatti, chiamato a fare gli straordinari nella prima parte di stagione (unica punta in un 4-2-3-1 per lui inadatto), si è rivelato ancora una volta fondamentale per il gioco di Tudor; il tecnico croato ha avuto la giusta intuizione di affiancarlo all’attaccante ex Anderlecht, giocatore dalle caratteristiche fisiche importanti, permettendo la crescita dal punto di vista tattico e personale del numero 15 bianconero.

È proprio con Okaka che quest’ultimo ha saputo riemergere, guadagnandosi un posto da titolare a scapito di un Pussetto più spento ed acciaccato rispetto a quello di metà stagione; Lasagna ha dimostrato di non essere un attaccante capace di difendere palla e far salire la squadra, compito che invece calza a pennello al numero 7 dell’Udinese.

Serviva qualcuno che facesse il cosiddetto lavoro “sporco”, consentendo al capitano bianconero di inserirsi negli spazi creati dalla boa, sfruttare la propria velocità e puntare dritto verso la porta avversaria; quel qualcuno è approdato a Udine nel mese di gennaio e la prova decisiva è arrivata negli ultimi incontri disputati. Okaka dunque va confermato, mentre Lasagna al suo fianco sembra aver perso quel malumore che lo colpiva nei momenti più difficili della stagione, in cui veniva lasciato solo in attacco, isolato in mezzo alle maglie nemiche.

E da questa concorrenza anche Pussetto potrà trarne beneficio, lottando per riguadagnarsi un posto da titolare e dando di conseguenza una grossa mano al reparto offensivo friulano nel corso del prossimo campionato.

Sezione: Focus / Data: Mer 15 maggio 2019 alle 17:23
Autore: Nicola Santarossa
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