Facciamo una premessa: il pareggio di ieri è il settimo risultato utile consecutivo, fino a qualche mese fa già farne due di fila era utopia, dunque non facciamo drammi dopo due partite, quella di ieri e quella di Verona, non giocate al meglio delle possibilità di questa squadra. Un calo fisiologico ci può stare, le voci del calciomercato certamente non stanno aiutando questa squadra composta da giovani apparsi ieri palesemente distratti dall'interesse reale o fasullo delle grandi squadre, però è chiaro che i due punti persi ieri pesano, il rammarico non può non esserci, una vittoria ieri avrebbe consentito all'Udinese di rimanere a stretto contatto con il treno per l'Europa e di continuare a sognare, invece il confronto con la Spal ha dimostrato i limiti ancora presenti di questa squadra che fa fatica a creare gioco e occasioni da gol contro squadre che si chiudono in difesa, complice l'assenza in rosa di un vero goleador, ma ciò che preoccupa maggiormente è l'eccesso di leziosità mostrato ieri in campo.

Nel primo tempo tutto sommato si è vista una buona Udinese, concentrata, che non ha concesso neanche le briciole alla formazione ospite, ma queste partite vanno chiuse e i bianconeri nella prima frazione hanno avuto le opportunità per farlo, ma per mancanza di cattiveria il risultato è rimasto in bilico e in Serie A la leziosità si paga. 
Un secondo tempo troppo brutto per essere vero, il pareggio arrivato in avvio di ripresa ha completamente mandato in tilt questa squadra, facendo tornare i fantasmi di qualche mese fa, ma la sicurezza è che questa squadra è in buone mani, le parole di Oddo nel post partita rappresentano forse la nota più lieta della giornata di ieri, il pareggio rappresenta sicuramente un passo falso, ma fino a qualche tempo fa questa partita l'Udinese l'avrebbe persa, ma soprattutto è un mezzo passo falso che dovrà far riflettere i giocatori che per vincere ed essere grandi non bastano due mesi fatti bene, per fortuna mercoledì si torna subito in campo, contro la squadra più forte del momento, la Lazio di Inzaghi, un bel banco di prova per dimostrare di non essersi montati troppo la testa. 

Sezione: Focus / Data: Lun 22 gennaio 2018 alle 18:00
Autore: Stefano Fabbro
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