Inizia a delinearsi la fisionomia della nuova Udinese. La squadra friulana del 2016/17 sarà improntata principalmente su giovani scommesse. Non più spazio a giocatori in cerca di rilancio, ma a talenti in attesa di esplodere. Questa sembra essere finora la linea guida del direttore sportivo Nereo Bonato. Gli acquisti di Ewandro e Penaranda (entrambi classe 1996) sono un segno evidente di come la società friulana sia intenzionata a cambiare pelle. L’Udinese dell’ultima stagione era un ibrido composto da senatori, artefici del miracolo della gestione di Francesco Guidolin, e giocatori in cerca di riscatto dopo stagioni deludenti o opache. Ora si volta pagina. Spazio all’esperienza, ma soprattutto alla freschezza. E alle novità.

Comunque non ci sarà una rivoluzione totale. Questi giovani di belle speranze dovranno essere affiancati da compagni con un bagaglio piuttosto ampio. Ci sono i vari Thereau, Heurtaux e Badu e da poco anche Angella e King. Dunque sarà difficile assistere a partenze importanti, sempre che non ci sia già un rimpiazzo adeguato. Ne è una dimostrazione la possibile partenza di Duvan Zapata, che avverrà solamente qualora ci fosse la certezza di arrivare a Babacar, altro attaccante giovane e molto interessante.

Non manca anche il ritorno al made in Italy, in parte annunciato e previsto con l’arrivo del nuovo direttore sportivo. Mirko Valdifiori è ad un passo. Il giocatore vuole l’Udinese, sapendo di poter contare su una piazza interessante per il proprio riscatto. I friulani potrebbero risolvere il problema del regista ed assicurarsi un ottima pedina per il centrocampo. Il suo approdo dovrebbe rientrare nell’affare Widmer, che porterà l’esterno svizzero a Napoli, per quella che si preannuncia come la cessione più illustre del mercato estivo bianconero. Il made in Italy non si fermerebbe solamente a Valdifiori: si parla di Antonio Cassano. Fantantonio rappresenterebbe una scommessa importante ed un colpaccio importante. La classe del barese non è in discussione ed al momento rappresenta l’unica vera alternativa a Totò Di Natale, sia per estro sia per modo di giocare. Ovviamente rimarrebbe un punto interrogativo pesante, che l’Udinese deve risolvere il prima possibile. L’idea, comunque, resta in auge. Certamente un Cassano in buone condizioni fisiche sarebbe un puntello importantissimo per Iachini e condizionerebbe inevitabilmente il gioco della nuova formazione. In questo calderone di ipotesi e suggestioni c’è una certezza: le prossime settimane daranno un volto più preciso all’Udinese che verrà. Chissà che non sia giovane e dallo spiccato accento barese…
 

Sezione: Focus / Data: Mer 13 luglio 2016 alle 09:00
Autore: Federico Mariani
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