Conferenza stampa congiunta in casa Udinese del tecnico Stefano Colantuono e del capitano Antonio Di Natale in vista del match di domani contro il Chievo al "Bentegodi". Queste le parole dei mister: "Di Natale domani titolare? Domani no, ma voglio precisare che non c'è mai stato alcun problema fra noi. Antonio quest'anno è stato disponibile in undici partite. Ha saltato il Napoli e con la Roma era con noi ma non stava bene. Di queste undici sette le ha fatte da titolare, con quattro da subentrato. Non capisco tutto questo pandemonio. Rispetto Di Natale come uomo e come professionista. E' 23 anni che gioca e ci può stare che abbia un momento di calo e che forse vuole smettere. Lo stesso che ha detto lo scorso anno. In attacco Totò è una risorsa importante, anche contro la Samp con una prestazione decisiva per la vittoria. Niente è scritto e lui può tranquillamente tornare titolare prima di Natale. Mi sembrano cose fuori logica. Vorrei capire quale allenatore potrebbe pensare di arrivare ad Udine e mettersi in contrapposizione con Di Natale. Solo un mentecatto. Io faccio le mie scelte, parlo con Antonio e tutto qua".

Le voci di Di Natale e di un addio al calcio? "Io ho parlato con Antonio e ho chiesto a lui di darci una mano. Quando a gennaio il campionato si ferma, fai una riflessione e prendi una decisione assieme al presidente. Loro hanno un rapporto che va oltre il calcio. Io non posso permettermi d'interferire perché rispetto l'uomo. Se mi ha anticipato qualcosa? Per rispetto di Antonio e del presidente preferisco non dire. Chiudo dicendo che Di Natale non sarà mai un problema, ma solo una risorsa".

Col Chievo ancora con la difesa a tre? "Anche la Samp aveva un falso trequartista con Soriano, proprio come fa il Chievo. Per continuare il nostro lavoro dobbiamo fare quello che sappiamo. Serve pressing e linea alta, rischiando anche qualcosa. Non dovremo abbassarci troppo. Dal Bologna ad oggi abbiamo fatto registrare la media di 1,5 punti a partita. Questo vuol dire che abbiamo fatto bene al netto di Roma dove abbiamo fatto una prestazione indecorosa. C'è stato un cambio di mentalità, processo che si è rallentato per alcuni risultati negativi. Nelle ultime gare invece ho visto una squadra che aggredisce, anche rischiando. E non lo facciamo solo la domenica ma anche quotidianamente in allenamento. Sarebbe importante avere lo stesso atteggiamento anche contro il Chievo".

Il rendimento di Bruno Fernandes? "Il nostro non è un 5-3-2 ma un 3-5-2 con esterni spesso avanzati. A centrocampo serve quindi equilibrio, con un regista come Lodi e non un distruttore di gioco davanti alla difesa. Badu deve lavorare sugli inserimenti e accetto anche qualche sua dimenticanza tattica per vederlo fare ciò che sa fare. Bruno è un giocatore importante, che gioca sempre con la sua Nazionale. In questi anni con i giovani qualcosa di buono ho fatto e so come gestirli. Bruno è una via di mezzo fra la mezzala e il trequartista e a noi serve equilibrio. Questo però non vuol dire che non lo riproporremo".

Aguirre? "Credo gli serva sbloccarsi in zona gol. Aumentando l'autostima cresce anche il rendimento. Questo è un gruppo di bravi professionisti e questo vale anche per Aguirre. Con un gol arriverebbe un grande slancio".

Come sta Zapata? "E' forse avanti con i tempi di recupero. In questi cinque mesi abbiamo avuto molti infortuni oltre a Duvan. Guillerme, Thereau, Widmer, Kone etc sono tutti giocatori importanti che ci sono venuti a mancare. Un fattore che in una squadra come l'Udinese si sente".

Le condizioni di Wague? "Già domenica ha avuto un problema al flessore, ma ha giocato lo stesso. Secondo me non è umano... Questa settimana lo abbiamo fatto lavorare a parte per evitare lo stiramento. Questa settimana non sarà convocato".

Sezione: Focus / Data: Sab 28 novembre 2015 alle 12:50
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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