L’opzione del diritto di riscatto per Marco D’Alessandro da parte dell’Udinese non sembra essersi ancora concretizzata. A quanto sembra infatti non tutte le condizioni valide per rispettare tale obbligo si sarebbero realizzate, come avrebbe dichiarato anche lo stesso D’Alessandro. Si era parlato del raggiungimento di un minimo di 20 presenze come condizione sufficiente per far sì che la società friulana potesse avanzare le sue pretese sul cartellino del giocatore ma a quanto pare le 24 presenze raccolte durante la stagione potrebbero non bastare. Il prestito dell’esterno romano in terra friulana scadrà il prossimo 30 giugno dopodiché i diritti del cartellino del giocatore torneranno in mano a quell’Atalanta che ha appena conquistato la Champions League.

Stando così le cose il futuro del ragazzo dipenderà dunque dalla società bergamasca, con la quale l’Udinese dovrà contrattare per garantirsi i servigi di un giocatore che quest’anno ha saputo ritagliarsi un proprio ruolo nonostante non partisse certo come uno dei rinforzi chiave giunti dallo scorso mercato estivo. Tenuto prevalentemente in panchina lungo la gestione Velazquez, D’Alessandro ha trovato continuità con Davide Nicola che lo ha lanciato e ne ha fatto uno dei punti fermi della sua squadra. Un problema al polpaccio lo ha poi fermato per cinque gare, durante le quali è avvenuto l’avvicendamento Nicola-Tudor ma anche con il nuovo allenatore l’esterno italiano ha sempre trovato il suo spazio. La sua permanenza all’Udinese, alla luce delle ultime novità sul suo contratto, pare quindi essere meno scontata.

Sezione: Focus / Data: Lun 27 maggio 2019 alle 15:54
Autore: Francesco Paissan
vedi letture
Print