Neanche il tempo di scrivere con quanto entusiasmo Price si stava preparando per venire in Italia, che il buon Hilltopper della Louisiana mette in campo gravi problemi familiari rinunciando all’ingaggio in bianchenero.

Come il Grande Timoniere scrisse sul suo Libretto Rosso, non vi è male che non sia anche un bene: io mi prendo carico della mia dabbenaggine ma subito do il benvenuto al signor Kyndall Dykes, ventinovenne della Louisiana (come Price), proveniente dal Cluj (Romania) dove l’anno passato ha militato nella massima serie (vincendola per la seconda volta di fila, come la Supercoppa nazionale) ed in Eurocup.

Qualche appassionato mi ha chiesto come mai la GSA abbia puntato su un giocatore meno fisico e più perimetrale di Price; semplice: detto che T.J. non è stato tagliato ma ha rinunciato, Dykes difende anche più forte di Price, e tira con migliori percentuali.

Dykes era uno dei nomi già a giugno accostati al roster A.P.U. Non arrivò perché in Price, forse, la dirigenza trovò qualche chilo in più nonostante un tiro meno efficace. So per certo che questo a chi organizza la scena un po’ è costato, dato che a “noi” piace un gioco veloce e guardie tiratrici e spettacolari. Quando Price ha messo in campo i dubbi di cui sopra, il GM non ci deve aver pensato sopra un secondo prima di chiamare Greg Haenke della Edge Sports chiedendo se Dykes volesse ancora farsi un giro in Friuli.

Detto, fatto: Kyndall sarà uno di noi. 192 centimetri per 90 chili di peso, il virgulto di New Orleans ha incamerato notevole esperienza europea in Israele, Ucraina, Romania; a chi obietta che forse il campionato romeno non è molto allenante, dico che nell’ultima Eurocup ha messo a segno una media di 14.3 punti con oltre il 50% di media; quattro rimbalzi e due rubate a gara sono testimonianza della sua attitudine a giocarsela, sempre e comunque.

Sarà il giocatore ideale per la GSA nella stagione della consacrazione? Vedremo. Sono e resto fiducioso che Kyndall possa inserirsi nel roster bianchenero anche meglio di quanto fece l’anno passato la stella del Bronx; se non altro Dykes sa di non essere una stella, piuttosto un giocatore motivato e meglio integrabile negli schemi di coach Lino.

Benvenuto Kyndall: divertiti con noi!

Sezione: Focus / Data: Gio 27 luglio 2017 alle 11:52
Autore: Franco Canciani
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