Gerald Leon Beverly, il nuovo centro americano, voluto fortemente dal giemme Micalich e da coach Ramagli, è pronto a rivoluzionare il gioco dell'Apu e a far divertire, a suon di schiacciate, il Carnera. Forza fisica devastante, una vera e propria potenza della natura in grado di mettere al tappeto anche le difese più arcigne, ma anche un giocatore pronto a dare un mano ai compagni quando ci sarà da soffrire, quando servirà alzare un muro nella propria.

"Udine per me rappresenta una grande opportunità, non ho mai pensato che scendere in A2 fosse per me fare un passo indietro, anzi. Penso di trovarmi nella situazione migliore per esprimere le mie capacità. E' il luogo giusto per dimostrare le mie potenzialità".

Per la prima volta l'Apu punta su un centro americano. Questa per te è una responsabilità maggiore?

"Ovviamente è uno stimolo in più. Ovunque ho giocato ci sono sempre state grande aspettative su di me. Sono qui per dare il massimo, non mi spaventa la pressione".

Sogni un giorno di poter tornare a giocare in Usa, magari di trovare spazio in Nba?

"Poter un giorno vestire la casacca di una squadra dell'Nba è sempre stato il mio sogno. Ogni giocatore di basket ambisce a giocare in Nba, è un sogno per tutti. Spero un giorno di potercela fare, prima però devo dimostrare di meritarmi la chiamata. L'anno scorso penso di aver fatto bene a Brescia, quest'anno voglio migliorarmi ancora a Udine. Solo così posso far sì che il mio sogno si realizzi".

I tifosi ripongono grandi aspettative in voi. Come state vivendo questo ritiro?

"Il clima che si è creato tra di noi è davvero molto. buono, ci stiamo conoscendo, si sta insieme, si scherza. Il gruppo è fondamentale, non basta prendere dei giocatori forti, bisogna che si crei l'alchimia giusta. In questi primi giorni le sensazioni sono state davvero buone, poi vediamo quello che succederà".

Sezione: Basket / Data: Mer 28 agosto 2019 alle 21:19
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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