Nel suo editoriale per TMW, Michele Criscitiello ha criticato il lavoro di mister Massimo Oddo: "Dalle difficoltà del Milan alla retrocessione del Benevento, mancano solo i numeri, fino ad arrivare alle crisi di Cagliari e Udinese. Cambiare allenatore non sempre serve se ci sono problemi ben più grandi. Lopez non poteva fare i miracoli e ha confermato che il problema non era certo Rastelli, reduce da due super annate in Sardegna. A Udine, con i Pozzo, una roba simile non si era mai vista. 11 sconfitte consecutive sono schiaffo per il club friulano. Conosco i Pozzo e conosco anche le porte delle uscite secondarie di Via Candolini. Una roba del genere i Pozzo non la meritano. Gente che si sveglia alle 6 del mattino pensando all'Udinese e vanno a dormire a mezzanotte, dopo il tg locale, pensando a come fare il bene della società. I Pozzo, ad Udine, ha portato la serie A con dignità per anni. Hanno portato una piccola città a farsi conoscere in tutto il Mondo grazie al calcio. Oggi non meritano critiche e contestazioni anche se nel calcio, quando perdi, meriti i "vaffa" della gente che paga. Se perdi 11 partite consecutive, ovviamente, hai commesso qualche errore. La stagione è stata sbagliata o sfortunata, sicuramente, ma bisogna guardare avanti anche se resterà la peggiore annata dell'era Pozzo. La contestazione ci sta, le offese no. Uno stadio nuovo, uno scouting di primo livello, il calcio a 5 stelle e neanche si può fare il paragone, in questi anni, con i rivali di sempre di Trieste. Tutto questo grazie ad una famiglia. Oddo ci aveva illuso, al suo arrivo, e conoscendo Gianpaolo Pozzo mi ha sorpreso molto la scelta di Oddo. Non avrei puntato 1 euro. Invece Pozzo mi sorprese. Non era l'allenatore giusto per Udine. Poi vinse e aveva ragione lui. Oddo ha bisogno di fare un percorso.

Ha bruciato troppe tappe. Tutte in fretta. Ha delle qualità ma se alleni l'Udinese non puoi arrivarci dopo un anno di carriera. Udine deve essere una meta per ottimi allenatori, con gavetta alle spalle. Anche perché lavorare con i Pozzo è massacrante, soprattutto sotto il punto di vista psicologico. Ti danno tutto ma pretendono, giustamente, tutto e di più. Il più grande errore e non aver tenuto uno zoccolo duro degli italiani. I giovani stranieri vanno bene ma devono essere guidati. Di Natale era il Re ma con Pinzi e Domizzi tiravano avanti il gruppo. Sempre. A questa Udinese manca Totò. In campo ma anche fuori. Tornando a Massimo Oddo, non era la scelta giusta. Ha bisogno ancora di un paio di campionati di B per formarsi. Così, come era sbagliata, la scelta di Stramaccioni. Un ex figlioccio di Pozzo, invece, conferma le follie del calcio. Oddo a Udine, De Canio a Terni per la salvezza in B. Sta facendo un miracolo De Canio in una situazione disperata. Le responsabilità sono tutte della società che, sulla scelta degli allenatori, non ha capito nulla. Con De Canio ha fatto bingo anche perché sta rivalutando una serie di calciatori sembrati inadeguati fino a poche settimane prima. Forse non porterà la barca in porto perché arrivato troppo tardi ma, sicuramente, quello che sta facendo De Canio a Terni è simile ad un capolavoro".

Sezione: Notizie / Data: Lun 23 aprile 2018 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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