Il Watofrd continua a stentare, ma Gianfranco Zola non sembra preoccupato. Al termine del match di ieri, che ha visto gli Hornets non andare oltre l'1-1 in casa contro il Charlton (vantaggio ospite con un rigore di Kermorgant al 47', pareggio di Pudil al 71'), il tecnico sardo ha provato a vedere il bicchiere mezzo pieno: "Avevamo altre aspettative, le cose non sono andate come volevamo, ma è un buon punto, considerando che siamo andati sotto e non era facile recuperare. Ci sono ovviamente molte cose che non hanno funzionato, e so esattamente quali sono: nell'allenamento di domani lavoreremo proprio su questo".

Come spiega il Watofrd Observer, Zola ha sfruttato le eslcusioni di Abdi (problema al piede) e Anya (a riposo in panchina dopo gli impegni con la Nazionale scozzese) per cambiare modulo, passando dal consueto 3-5-2 al più offensivo 3-4-2-1: "L'ho vista come una opportunità, avevamo già utilizzato questo sistema e avevamo giocato davvero bene: volevo capire quali fossero le potenzialità ed i problemi di questa squadra. So quando posso usare quel tipo di modulo e quando invece non è il caso di farlo. Ho avuto diverse indicazioni e anche se non è stata la nostra miglior partita, e su questo siamo tutti d'accordo, avremmo anche potuto vincere: se fossimo stati un po' più cinici nel finale avremmo potuto portare a casa i tre punti, perché abbiamo creato diverse occasioni per farlo".

Per lunghi tratti del match i padroni di casa si sono trovati in inferiorità numerica in mezzo al campo. Il tecnico del Watford ammette: "Uno dei due trequartisti (Forestieri e Fabbrini, ndr) avrebbe dovuto dare una mano al centrocampo per sopperire all'inferiorità numerica, ma non l'abbiamo fatto abbastanza. Volevamo far correre la palla più velocemente e ci aspettavamo di chiuderli nella loro metà campo per avere quel vantaggio che stavamo cercando: non ci siamo riusciti, ma anche questo è un buon insegnamento per me".

Sezione: Watford / Data: Dom 15 settembre 2013 alle 21:00
Autore: Pier Francesco Caracciolo
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