Un ‘bentornato Vittorio’ in fondo lo si è dato dopo la conferenza stampa di presentazione di Alessandro Ramagli, neo-coach dell’Apu per chi non lo sapesse ancora. “Vittorio Nobile è un nostro giocatore” ha ribadito Micalich, sollecitato dalla domanda sul ragazzo classe 1995 friulano, per poi aggiungere che l’esperienza di Reggio Calabria non è stata proprio fortunatissima e che, qui di nuovo a Udine, potrà avere una nuova occasione per rilanciarsi nella A2 che ha lasciato appena un anno fa. In mezzo, appunto, c’è stata Reggio Calabria, Viola il nome della società, di casacche però arancioni. Già due stagioni fa, quando Vittorio percorreva ancora il parquet del Carnera nell’anno di Dykes, Veideman e poi Caupain, Reggio Calabria aveva terminato la stagione con la macchia della retrocessione, aggravata da 34 punti di penalizzazione in seguito a una questione relativa a una fidejussione falsa. Dalla Serie B doveva ripartire sia la società, sia il ragazzo friulano e, raggiunti i playoff dopo la stagione regolare, le due storie sembravano destinate a un lieto fine.

La regular season di Nobile lo ha visto in campo per 28 partite, con 26 minuti circa di percorrenza in campo, 8 punti e poco più di due assist a partita. Ai numeri del campo va però aggiunta una squalifica per due partite che ha seguito un breve momento di follia nel quale il giocatore ha protestato per una decisione arbitrale lanciando il pallone verso il tavolo degli ufficiali di gara, colpendo l’osservatore arbitri. Due gare di stop possono sembrare tante ma sono una inezia rispetto a quanto inflitto dalla Federazione alla società Viola Reggio Calabria a inizio maggio. Colpevole di aver mancato il pagamento della rata per l’iscrizione al campionato, in scadenza il 16 aprile scorso, la Viola ha subìto l’esclusione dalla Serie B, nonostante avesse appena vinto il quarto di finale del playoff del girone D. A sorridere è stata la squadra di Pescara che, ripescata da tale verdetto, è andata a prendersi le Final Four di Serie B mentre Reggio Calabria e il Pala Calafiore stanno ancora a guardare. Non fortunatissima, è vero, l’esperienza di Nobile quest’anno. E il prossimo?

L’Apu Gsa sembra voler ripartire anche dal giovane friulano che, dovesse restare a Udine, prenderebbe quel testimone che è stato di Ferrari e Pinton, di ‘anziano’ rispetto alla società in questione se è vero che dal 2015 al 2018 Nobile ha vestito la casacca bianconera. Il percorso di maturazione, non solo tecnica, sarebbe perciò a un punto di svolta e la sua conferma porterebbe il ragazzo in una posizione interessante. Non è escluso che gli venga persino attribuita la fascia di capitano, un onore tanto grande quanto grandi sono le responsabilità che vi si nascondono dietro. La concorrenza, tuttavia, sarà importante, con l’altro giovane in rampa di lancio Penna e la suggestione Fernandez (o Amato) da play e, probabilmente, un americano come guardia. Una chance, nonostante tutto, Vittorio Nobile se la merita per la prossima stagione. La voglia di riscatto del friulano potrebbe essere tanta e potrebbe essere uno degli ingranaggi decisivi all’interno del futuro meccanismo-Apu.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 05 giugno 2019 alle 08:00
Autore: Francesco Paissan
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