Mi perdonerà il buon Julio Velazquez se per questo articolo ho deciso di ribaltare una delle sue celeberrimi locuzioni. Purtroppo però di "muy positivo" in questa Udinese c'è per ora poco. Tra l'altro il buon tecnico di Salamanca potrebbe farsi rivedere da queste parti presto se i prossimi due scontri diretti dovessero andare male. Per quanto bene si possa volere a Nicola, è stato un po' sconcertante sentirgli dire "ci sono stati dei miglioramenti" dopo una partita con il Frosinone che, da ambo le parti, tutto sembrava meno che una sfida di Serie A. Poi magari il mister piemontese avrà ragione ed effettivamente i progressi non siamo in grado di vederli adesso, ma in futuro li vedremo anche noi. In questo preciso momento però i numeri sono impietosi.

Stiamo parlando di cinque punti in cinque partite, siamo quindi tornati alla media di inizio stagione, quando si diceva "vedrete che col tempo le cose andranno sempre meglio" e invece poi siamo caduti rovinosamente raccogliendo un misero punto in sette partite. Cinque i gol subiti, tre quelli fatti. C'è, è vero, un po' più di equilibrio, ma come sono arrivati questi gol? Nelle varie partite vediamo dalla nostra parte massimo due palle gol a partita. Non di più. Contro il Frosinone il contropiede di De Paul mandato a lato era la seconda. Quando il pubblico ha visto il pallone rotolare fuori ha capito che le cose buttavano male e infatti è arrivato dopo pochi minuti il pareggio ciociaro. Forse il rigore non c'era, ma gli ospiti stavano iniziando a spingere molto di più rispetto a un primo tempo che definire inguardabile è un eufemismo.

Nicola comunque, giustamente, ha le idee chiare e le porterà avanti. La domanda più grossa è, cosa farà la società? I tifosi, che non vedono più un futuro per questa squadra, stanno iniziando a spazientirsi. Il loro supporto ci sarà anche a Ferrara (attesi almeno 700 friulani), ma la bordata di fischi di sabato è eloquente. La squadra è incompleta, anzi, è completa, ma per un modo di giocare ben preciso, il 4-2-3-1, che è stato messo in soffitta subito. Appena sono state provate delle varianti la coperta è diventata corta. Cosa si farà a gennaio? Saranno veramente Badu, Barak e Teodorczyk i rinforzi sufficienti per la salvezza? E se si infortunasse qualcun altro? Non per fare lo iellatore, ma nel calcio i problemi fisici succedono, non si possono prevedere. Il Bologna investirà, anche il Frosinone farà qualcosina. Siamo sicuri che la rosa basti così per permettere a mister Nicola di impostare una squadra capace di lottare per la salvezza? Tante domande, che troveranno risposta solo nel 2019. Intanto i numeri ci lasciano con un Natale da passare, sportivamente parlando, con un po' di inquietudine.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 dicembre 2018 alle 19:00
Autore: Davide Marchiol
vedi letture
Print