Dopo tre pesanti cadute, dolorose non solo nei termini del risultato ma anche per lo svolgimento della gara e per l’atteggiamento colpevolmente arrendevole, l’Udinese ritrova punti, morale e soprattutto grinta. I friulani sono apparsi più volitivi e convinti, anche se il gioco non è ancora quello ammirato nelle migliori occasioni. Ma oggi, più che il bel gioco, contava il risultato finale ed il pareggio a reti inviolate ottenuto contro la Lazio di Pioli restituisce morale e convinzione ad una squadra in affanno ed in forte crisi di identità.

La prima frazione di gioco ha mostrato un’Udinese sicura dei propri mezzi e per nulla scoraggiata dal buon momento degli ospiti. I friulani hanno cercato di pungere con il contropiede, mettendo qualche brivido a Berisha. La Lazio non si è resa pericolosa dalle parti di Karnezis e la partita è rimasta in sostanziale equilibrio finché non sono riemersi i soliti difetti, questa volta nella persona di Danilo: il difensore, solitamente puntuale ed attento, ha confermato di non essere in un momento particolarmente felice, rimediando ingenuamente l’espulsione per somma di ammonizione. Il cartellino rosso arriva al suo rientro dopo la squalifica ottenuta in seguito alla sconfitta contro la Juventus, conclusa anch’essa anzitempo. Un brutto segnale, che lascia intravedere un certo nervosismo all’interno della squadra. Un nervosismo evidente nel litigio tra Thereau e Badu, arrivati quasi alle mani. Sicuramente il momento difficile non aiuta ma le ingenuità ed il vizio del cartellino facile sono un difetto già presente nei friulani ed uno degli aspetti su cui lavorare.

L’espulsione ha costretto l’Udinese ad abbassarsi e a difendersi dagli assalti della Lazio. Pioli ha inserito Matri con la convinzione di poter vincere la partita ma la buona guardia dei bianconeri ha innervosito il biancoceleste che ha rimediato a sua volta l’espulsione. Nel secondo tempo, è stato sicuramente incoraggiante l’impegno e la determinazione della squadra e questo è l’aspetto più importante da cui ripartire nelle prossime partite. La salvezza resta un obiettivo alla portata ma non ci si può accontentare di questo se si vuole realmente ambire a calcare prestigiosi palcoscenici europei. La strada per quelli è ancora molto lunga.
 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 01 febbraio 2016 alle 08:30
Autore: Federico Mariani
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