Dopo la sconfitta, con annesse contestazioni arbitrali, rimediata contro il Milan, ha parlato in conferenza stampa il mister Stramaccioni prima della gara contro il Cesena: "Parliamo di calcio, con rispetto di tutto quello che è stato detto e fatto. Per me quello che non va in questa parte di stagione sono le prestazioni. Non ci nascondiamo e mettiamo la faccia tutti su questa cosa, io per primo. C'è chi ha 18 punti e sembra che stia vincendo il campionato mentre noi ci sentiamo arrabbiati. Dobbiamo scindere risultati e prestazioni, che al momento non vanno. Sta a me trovare il rimedio, la medicina per sopperire alla mancanza mostrata sotto il punto di vista delle prestazioni. La via più semplice per guarire è tornare a vincere e vogliamo farlo già domani sera".

In campo dovrebbe vedersi meno ansia, non trova?

"Io la vedo così: con l'Atalanta abbiamo fatto l'ultima prestazione ottimale, vincendo. Contro Fiorentina e Genoa siamo usciti sconfitti e con sette gol subiti dopo aver provato a giocarcela a viso aperto. Quattro-cinque partite fa abbiamo raggiunto un'ottima posizione di classifica; abbiamo alzato l'asticella e abbiamo fatto dei passi indietro. La squadra ha perso quelle abilità che gli avevano permesso di fare punti nelle prime partite. Non voglio cercare alibi, ma diventa necessario recuperare al più presto dei giocatori chiave che ci mancano. Sono contento, per questo, di aver rivisto in campo Gabriel Silva e di sapere che Widmer è disponibile".

Ci sarà spazio per Scuffet?

"Sì, ma non è un discorso di turnover. E' una scelta di progetto. Eravamo stati chiari in sede di preparazione della stagione. Non a caso Simone è già stato titolare contro la Ternana. Sarà in porta lui domani come da nostro progetto tecnico".

Quanto conta per l'Udinese la Coppa Italia?

"L'obiettivo primario resta la salvezza, però io credo che in una stagione in cui non hai competizioni europee, la Coppa Italia rappresenti un obiettivo importante. La formula della partita secca non ti permette di sbagliare, perché gli episodi possono essere determinanti. Il nostro sarà uno dei pochi incontri tra due squadre di serie A e quindi sarà di certo una partita vera e combattuta".

Ci sarà voglia di rivalsa contro il Cesena per la sfida di campionato?

"C'è piuttosto la voglia di far bene e di vincere, non tanto quella di prendersi una rivincita. In questi casi, se si ritrova la vittoria, si cambiano i punti di vista e le opinioni, e lo abbiamo visto proprio per come è capitato alla nostra ultima avversaria: il Milan. Fino al gol dell'1-0 stavano piovendo fischi perché non vincevano da 5 partite, ma a fine partita, dopo la vittoria, era tutto dimenticato".

Pensa di far giocare Kone?

"Sicuramente Pana non è ancora al massimo; può dare molto di più, ma lui sta mettendo tutta la sua voglia a disposizione della squadra. Sotto il punto di vista degli infortuni non è stato troppo fortunato, anche perché, poi,  con la maschera non è facile giocare. Ha avuto coraggio nel toglierla contro il Milan, dimostrando grande attaccamento alla maglia. Non so ancora se lo utilizzerò, perché lui e Bruno hanno caratteristiche simili ed è importante portare avanti le condizioni positive di entrambi. Vedremo chi utilizzerò domani".

Chi ci sarà davanti?

"Totò è da gestire; Muriel è fuori e le scelte sono ridotte. La mia idea è di non rischiare il capitano e studieremo le soluzioni, alla luce dell'assenza di Muriel, che ci ha tolto la caratteristica dell'attacco della profondità. Totò è uno dei migliori dentro l'area; Thereau tende a venire fuori; Muriel attacca la profondità. Geijo è entrato bene nella gara contro il Milan e ha caratteristiche specifiche per tenere palla lì davanti. Aspetto l'allenamento di oggi per rivedere tutta la squadra al completo e scegliere al meglio".

La crescita di Evangelista e Zapata?

"Evangelista per caratteristiche è un tipo di giocatore che crescendo senza fretta, potrebbe darmi quello che ci manca. Il nostro attacco ha caratteristiche precise e lui può rappresentare un raccordo tra la fase di recupero del pallone e quella realizzativa. Ha la possibilità di diventare, in futuro, un giocatore importante. Zapata è più una seconda punta; è un altro grande prospetto e va fatto crescere con calma".

 

Quanto ampio sarà il turnover?

"Non ci sarà rivoluzione, perché non è la mia idea. Voglio mantenere la struttura portante della squadra, mentre sarà da valutare la condizione fisica di qualcuno. Potrebbe star fuori solo chi ha bisogno di recuperare. L'idea di base è che la Coppa conta tanto e in particolare è importante la partita di domani, per ritrovare noi stessi e riscattare le ultime prestazioni negative".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 02 dicembre 2014 alle 15:00
Autore: Salvatore Ergoli
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