“Prima di parlare di calcio vorrei esprimere il grande dolore di tutta la famiglia Udinese per la scomparsa di Lorenzo Toffolini”. Comincia così il mister bianconero Andrea Sottil il suo discorso in vista dell’Atalanta. “Sono molto triste perché era un amico, una grandissima persona e un professionista a disposizione di tutti. Ho passato con lui quattro anni fantastici. Volevo esprimere le più sincere condoglianze alla famiglia”, dice il tecnico che, insieme alla squadra, si è recato a stringere la moglie e il figlio del dirigente. “Andare a salutarlo era il minimo che potevamo fare, per l’ultima volta. Lorenzo resterà nei nostri cuori per sempre. Si deve avere la forza di ripartire, sono sicuro che ci sta osservando da lassù col suo grande sorriso, e domani dobbiamo fare una grande prestazione e vincere soprattutto per lui”.
La squadra ha le qualità per vincere, e tutte partono dalla testa. “Stiamo costruendo una mentalità vincente, un modo di affrontare l’avversario pensando a cosa dobbiamo fare noi. È una colonna portante del mio metodo, non per presunzione – puntualizza Sottil – ma per consapevolezza delle proprie forze”. C’è comunque il dovere di “migliorare sempre di più in questo gruppo coeso socialmente, tecnicamente e fisicamente. C’è grande coinvolgimento di tutta la rosa, si vede dal fatto che chi subentra in partita lo fa bene. Dobbiamo essere umili e affamati nel presente”.
Desiderio e grinta vanno di pari passo. “I ragazzi vogliono giocare questa partita, sono carichi ma anche lucidi. La settimana di preparazione è stata ottima, abbiamo spinto forte tutti i giorni. Come ti alleni poi vai a giocare la partita, mentalmente e fisicamente. Sappiamo che dobbiamo dare continuità al presente”. L’Atalanta non incute timore, ma senz’altro suscita rispetto nel mister: “È una società che conosco bene, anche se la proprietà è cambiata. Stimo molto Gian PieroGasperini, uno dei migliori tecnici a livello europeo. Ha carisma e idee di gioco, sa portare avanti l’identità della squadra”. Punti in comune in questo avvio di stagione ce ne sono, “l’Atalanta è una bellissima realtà così come l’Udinese: anche noi stiamo facendo un gran percorso. Entrambe le squadre hanno sempre avuto giocatori top, ma qui – avverte Sottil – abbiamo l’ambizione di far bene sempre perché c’è tutto. Attrezzature, stadio, tifo, giocare questa sfida in casa nostra con lo stadio pieno è l’apoteosi del calcio, quello che si sogna da bambini. La motivazione viene dal lavoro duro, e queste due squadre arrivano con questa classifica perché lo meritano. Domani sarà una grande partita”.
Non si dorme sugli allori. “La classifica oggi è relativa. Certo, meglio stare là davanti che da altre parti – ammette il tecnico – Vogliamo continuare a essere protagonisti, ma l’obiettivo è l’Atalanta.

Dobbiamo pensare a noi, a spingere forte perché lo vogliamo tutti. I ragazzi scalpitano e se lo meritano di avere quest’opportunità. Ripeto, dobbiamo essere bravi a essere umili ma affamati, senza pensare al passato”. L’atteggiamento tattico della Dea è cambiato, “ma rimane una squadra pratica con ottimi calciatori. La loro identità è sempre la stessa, si difendono bene e sanno ripartire con tempi e giocatori giusti. Sarà una grande partita perché anche noi abbiamo armi importanti per metterli in difficoltà”.
Come sempre, l’11 titolare verrà deciso oggi. “Voglio avere sempre i dubbi di formazione. Quando arrivo alla sera prima della partita con dei dubbi vuol dire che i ragazzi stanno lavorando benissimo e che posso scegliere con lucidità come costruire la partita dall’inizio. Tutti dimostrano di essere pronti e volere una maglia da titolare”. Sottil sa bene che “è gratificante per un calciatore partire dal 1’, ma è altrettanto importante subentrare come stanno facendo, col desiderio di fare la differenza. La mentalità si costruisce nel quotidiano ed è lo stile di vita di questi ragazzi. Vogliono difendere a tutti i costi quello che stanno costruendo e continuare a stupire”.
Un ottimo inizio di campionato è stato quello di Lazar Samardzic, il cui pensiero strappa un sorriso al mister: “Mi ha impressionato già dal ritiro. Ha grande classe nel piede e sa vedere il gioco. È destinato a fare una grande carriera, è un bravissimo ragazzo che ha fame di migliorarsi. Ha tutte le carte per fare una grande carriera. Ora deve continuare a dare il massimo per l’Udinese, in un gruppo in cui è molto stimato. Quando c’è quest’atmosfera le qualità emergono ancora di più”.
Il pensiero conclusivo di Sottil va sempre ai sostenitori bianconeri. “Sono sempre emozionato e affascinato ogni partita alla Dacia Arena. Il nostro stadio esalta il calore del pubblico, e i ragazzi se lo meritano. Hanno saputo riaccendere il grande entusiasmo”, dice l’allenatore, che parlando dei tifosi vuole tornare a dedicare qualche parola a Toffolini: “Lorenzo era un’istituzione qui: un amico, un fratello, un tifoso. Era ovunque e continuerà ad esserlo. Dedicargli una grande vittoria sarebbe una cosa fantastica”.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 08 ottobre 2022 alle 18:31
Autore: Jessy Specogna
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