C'è poco da dire, siamo alle solite. L'Udinese inizia questa stagione come peggio non poteva, perdendo contro una squadra di Serie B, lasciando la Coppa Italia già ad agosto e mostrando dei segnali d'allarme preoccupanti in vista di quello che si preannuncia essere un campionato molto difficile. Siamo alle solite perchè l'Udinese sembra non essere cambiata di una virgola rispetto alla scorsa stagione e ad una settimana dalla chiusura del calciomercato mancano almeno due tasselli per completare la rosa e la formazione titolare. O arriveranno un centrale difensivo degno di questo nome e un attaccante in grado di far rifiatare Lasagna, assicurando anche una certa quantità di gol, o il mercato fatto dalla società non potrà essere considerato positivo.

La difesa è il reparto che più preoccupa, visto che nelle ultime due stagioni l'Udinese ha sempre preso caterve di gol. Inquietante ieri la prestazione di Wague e Samir, con quest'ultimo che ha dimostrato ancora una volta di non essere minimamente adatto a fare il centrale. Non dà sicurezze sulla corsia mancina nemmeno Pezzella, sì buono in fase di spinta ma molto carente quando si tratta di difendere e quando viene puntato nell'uno contro uno. Insomma, un reparto difensivo che continua a fare acqua da tutte le parti. Per non parlare del portiere.

L'Udinese è durata ieri trenta minuti. Poi, una volta che il Benevento ha saputo trovare le giuste misure per bloccare il fraseggio bianconero, la squadra di Velazquez non ha saputo riportarsi sulla retta via, naufragando minuto dopo minuto. Sia chiaro, i campani hanno ampiamente meritato il passaggio del turno colpendo anche due pali nel primo tempo. Pochi i tiri in porta invece da parte dei friulani e troppo solo Lasagna lì davanti, senza vere alternative in panchina dato che Vizeu sembra davvero non essere ancora pronto per giocare a certi livelli. Ci hanno provato Machis, che ha messo in mostra spunti niente male e ha segnato un gol capolavoro, e Fofana,che sembra davvero essere tornato quello di due stagioni fa. Per il resto il nulla, tanta difficoltà nel creare azioni da gol con De Paul e Barak assenti ingiustificati e una fase difensiva, lo ripeto, inquietante.

Settimana prossima si comincia a fare sul serio,il Parma è un avversario da non sottovalutare e con entusiasmo e al momento l'Udinese non può dirsi pronta per affrontare un campionato tranquillo. Più di un campanello d'allarme è suonato ieri sera in casa bianconera, staremo a vedere se questi preoccupanti segnali saranno attenzionati o meno dalla società,che dovrà per forza di cose intervenire sul mercato per non tornare a vivere anche in questa stagione gli spettri del passato. La gente di Udine non merita di continuare a vedere certi spettacoli.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 12 agosto 2018 alle 09:14
Autore: Jessy Specogna
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