Qualche settimana fa avremmo sicuramente avuto un approccio diverso a questa partita, l'avremmo battezzata come una trasferta davvero proibitiva e con scarse possibilità di cavare fuori punti. Oggi invece, dopo la vittoria contro il Torino ed una crescita importante sia dal punto di vista del gioco che della personalità, l'Atalanta fa sicuramente meno paura. La Dea resta una corazzata ma l'Udinese, forte della miglior difesa del campionato, può provare a giocarsi le proprie carte anche allo Gweiss stadium. 

Trovare le big (ad oggi l'Atalanta va considerata tale) nel momento giusto è importante. Non è affatto vero che il calendario non incide e che tanto prima o poi vanno affrontate tutte le avversarie. No, trovare gli orobici nel week-end post Champions, dopo che il City gli ha rifilato cinque sberloni, è sicuramente meglio che trovarlo in un momento più libero. Lo abbiamo visto con gli anticipi di Juve e Inter, rispettivamente fermate da Lecce e Parma: per le grandi, il turno dopo le coppe, è sempre particolare. La forma è quella che è, le energie fisiche non saranno tantissime, soprattutto per una squadra come quella di Gasperini che non ha a disposizione una rosa ampissima, quelle mentali ancora meno, perché, ovviamente, partite come quella di Manchester, per forza di cose ti lasciano parecchie scorie. 

Approfittare dell'occasione? L'Udinese ha l'obbligo di provarci, senza paura. Le armi a disposizione per far male all'Atalanta le ha. Avete visto la partita di Champions? Ok che gli uomini di Guardiola sono di un altro pianeta, ma la difesa neroazzurra ha lasciato spesso a desiderare. Linea altissima, squadra troppo sbilanciata in avanti. I bianconeri, compatti dietro, devono concedere poco e poi colpire, in velocità, in contropiede. Come Sterling e compagni, buttarsi tra le linee, è lì che la Dea va maggiormente in difficoltà.

Siamo ottimisti, pensiamo positivo. Tornare da Bergamo con punti si può, provarci perché questa potrebbe essere una di quelle partite che ti danno una svolta alla stagione. 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 27 ottobre 2019 alle 11:43
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print