Red Bull ad Udine. Questa è stata la grande notizia delle ultime ore. Si è rafforzata l’ipotesi della cessione del club friulano di proprietà della famiglia Pozzo agli austriaci. Il marchio della bevanda “alata” ha sondato il terreno per un eventuale acquisto. C’è l’intenzione di rendere l’Udinese il team di riferimento della Red Bull nel campionato italiano, inserendolo all’interno del grande progetto della compagnia. Si tratta di un disegno ambizioso e lungimirante, che, tuttavia, potrebbe non essere troppo favorevole per i bianconeri.

Gli austriaci garantirebbero certamente un budget importante per realizzare un mercato interessante e conseguire l’obiettivo di essere protagonisti nella Serie A. Sarebbe bello rivedere l’Udinese affacciarsi nelle posizioni che guardano all’Europa o almeno nella top ten. Traguardi che ultimamente sembrano autentiche utopie. Se la Red Bull interviene con questo interesse, vuol dire che c’è l’ambizione di costruire un progetto interessante. E nelle altre realtà controllate dal marchio austriaco i risultati sono stati positivi, come dimostra il caso del Lipsia, da poco promosso in Bundesliga o del Salisburgo, tornato a sognare l’Europa dopo tanti anni di assenza.

Non mancano gli aspetti meno piacevoli dell’essere sotto l’egida di un’azienda così importante. In primis, l’Udinese rischia di perdere il proprio nome per far posto a quello del marchio delle lattine argento e blu. È accaduto proprio con la città austriaca che dà i natali a Mozart, suscitando rabbia ed indignazione nei tifosi, al punto che, nel 2005, una frangia estremista di contestatori ha deciso di abbandonare il nuovo Fussballclub Red Bull Salzburg, per creare il Sportverein Austria Salzburg, rifacendosi al nome originale della squadra. Questa vicenda ha fatto non poco scalpore. Inoltre bisogna tenere presenti anche gli equilibri interni al disegno politico degli austriaci. Il Salisburgo è il punto di riferimento, l’orgoglio per questo colosso mondiale. Difficilmente, quindi, Udine potrà cambiare le preferenze delle “lattine” ed imporsi come nuovo centro europeo del loro progetto calcistico, che, tra l’altro, comprende anche New York con l’omonima squadra. Dunque, ci potrebbe essere spazio per un buon mercato, condotto con un budget interessante, ma non aspettiamoci un’Udinese “capitale del calcio” nel mondo Red Bull. Questo ruolo spetta ad altri, a meno di clamorose sorprese.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 11 giugno 2016 alle 13:00
Autore: Federico Mariani
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