Dopo le perplessità e le paure che la tremenda sconfitta contro il Benevento in Coppa Italia avevano creato, quest'avvio di campionato, e soprattutto la splendida vittoria di ieri sera contro la Sampdoria alla Dacia Arena, hanno trasformato i malumori in grandi sorrisi. Perchè era da tempo che non si vedeva l'Udinese giocare così bene al calcio. Per almeno 60 minuti l'Udinese ha letteralmente preso a pallonate la Sampdoria, sbloccando subito la sfida con un ritrovato Rodrigo De Paul, che sembra finalmente onorare al meglio la maglia pesante che porta sulle spalle, per poi sfiorare in almeno altre tre occasioni nitide il gol del meritato raddoppio, che avrebbe trasformato la partita in una vera e propria passerella bianconera, facendo evitare ai tifosi la sofferenza patita nell'ultimo quarto d'ora. 


Possesso palla, pressing, intensità questo è il credo di mister Velazquez, che già alla seconda giornata di campionato si è visto eccome in campo, con una squadra che lo segue in tutto e per tutto, mettendo in campo quella foga agonistica che lo stesso tecnico spagnolo mostra di avere in panchina, sbraitando e incitando tutti i suoi ragazzi da vero leader di una squadra che si dovrà ancora migliorare, ma che già adesso non può non piacere. 
La cosa che però forse tecnico e società si tengono stretti è stata la capacità di saper soffrire in un momento in cui le forze sono venute meno, dopo un'ora abbondante di spettacolo. Negli ultimi minuti gli undici guerrieri si sono uniti e hanno stretto i denti fino alla fine per non crollare di fronte al ritorno di una Sampdoria rinvigorita dalle sostituzioni, regalando la prima vittoria ai propri tifosi che, trascinati dalla voglia e dalla fame dei bianconeri, sono stati il vero e proprio dodicesimo uomo in campo. 


Infine, doverosa è una menzione speciale al capitano e vero e proprio condottiero in campo, Valon Behrami, il più anziano in campo ma anche il leader carismatico di questa Udinese, un guerriero che non ha mai smesso di lottare dal primo all'ultimo minuto, risultando a tutti gli effetti il migliore dei friulani e dimostrando ancora una volta che uno come lui in campo serve sempre, il primo degli undici leoni che ieri sera hanno fatto finalmente stropicciare gli occhi ai 15 mila della Dacia Arena. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 27 agosto 2018 alle 18:00
Autore: Stefano Fabbro
vedi letture
Print