L’Udinese è tra le squadre che più tipicamente sono usate a cadere nel trappolone di farsi venire strane idee in testa quando ogni elemento o quasi di una partita depone a suo favore. Detto in soldoni sembra che l’Udinese accampi dei problemi nel gestire situazioni di vantaggio “normale”, e questo è la storia a dircelo. Ogni volta che il margine da gestire non è così netto l’Udinese si fa prendere da una sorta di indebito appagamento precoce che non può essere proprio di una squadra che si possa dire pienamente matura. Bisognerebbe avere la maturità per restare all’erta e resistere almeno sino a quando il cronometro dice che non ce n’è più per nessuno, condannando l’avversario alla sconfitta. Pazienza se poi non si riesce a fare il bel gioco per il resto del tempo che manca, ma bisogna essere almeno capaci di difendere quanto ottenuto.

Non bisogna farsi mai più quindi recuperare come avvenuto contro un Torino che ha avuto l’arguzia di capire che l’Udinese era caduta nella trappola di una sorta di appagamento precoce. E il Torino la sua partita l’ha continuata, dimostrando di avercene più dei bianconeri.

L’Udinese quindi, volendo scrivere un futuro fruttifero e scevro da cadute di questo tipo ha, ora che manca ancora qualche partita chiave nella corsa a quota 50 come quella con il Genova, quella con il Bologna in Emilia o altre simili, il dovere di mettersi in testa che una partita non si può considerare chiusa sino al 90esimo.  Nella lotta tra pari che si combatte di questi tempi bisogna mettere in conto anche questo, altrimenti si rischia di lasciarsi per strada proprio quei punti negli scontri diretti che tanto fanno comodo ad una squadra che deve decidere proprio ora la sua stagione. Udinese attenta quindi, devi stare su con le antenne sino a quando puoi avere la massima certezza che un ritorno in forze dell’avversario non sia possibile. Perché questo è propriamente il momento della lotta fratricida. Un momento nel quale nessuno molla sino al culmine di ogni partita, un momento nel quale nessuno fa sconti a nessuno.

Queste sono le regole del gioco ora, cara Udinese, e ti devono restare ben fisse nella mente, allo scopo di evitare dispersioni di punti che non sono compatibili con la voglia di arrivare proprio dalla parte sinistra della classifica, quella più nobile che mettendosi nei panni di squadre come l’Udinese varrebbe a dire... missione stagionale compiuta. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 05 aprile 2017 alle 17:00
Autore: Valentino Deotti
vedi letture
Print