Daniele Pradè, responsabile dell'area tecnica dell'Udinese, ha rilasciato delle dichiarazioni a Udinews TV riguardo la panchina dell'Udinese e il momento no dei friulani: "Siamo molto dispiaciuti del momento che stiamo passando. Personalmente me lo sento tutto addosso, anche per via del rispetto da dare ai tifosi in primis e in secondo luogo anche per il prestigio della proprietà. Nessuno di noi pensava a questo punto di essere in questa situazione. Abbiamo fatto dei grandi investimenti quest'anno e, da responsabile dell'area tecnica, nella mia testa c'era qualcosa di diverso. Avrei voluto offrire qualcosa di diverso ad un pubblico che ci sta sostenendo molto, però lo sport è così: bisogna essere lucidi nell'affrontare anche i momenti difficili. Bisogna fare le cose anche con responsabilità, in connubio col mister".

Su Velazquez: "È una persona che sa molto di calcio, ha leadership e personalità. Velazquez è una brava persona, ma anche un allenatore capace".

Su cosa non ha funzionato: "Se siamo qua a meditare delle decisioni è proprio perché vogliamo trovare anche le cause. Personalmente non ho ancora trovato una causa precisa. L'assunzione di responsabilità avverrà nella decisione che prenderemo assieme alla società, da fare in modo sereno e tranquillo. Siamo ancora in fase di valutazione: oggi ho sentito più volte l'allenatore così come Gino Pozzo, ma non abbiamo ancora deciso. Tra oggi e domani faremo una scelta".

Sul possibile esonero di Velazquez: "È una stupidaggine pensare di mandare via Velazquez per far lavorare la squadra col nuovo allenatore durante la sosta. Perderemo tantissimi calciatori a causa delle Nazionali".

Sul bomber mancante: "Avevamo comprato un attaccante da 15 gol a stagione, Teodorczyk. Viene da tantissime reti in Belgio, ma purtroppo è arrivato qua e ha avuto diversi problemi fisici fin dall'inizio (pubalgia e ernia inguinale). Su Vizeu (brasiliano classe '97) abbiamo investito tanti soldi in estate, ma è ancora molto giovane e deve adattarsi al nostro campionato. Poi non dimentichiamoci di Lasagna, che è arrivato fino in Nazionale, è felice e ha ottenuto il rinnovo, ma in questo momento non ha il piede così caldo come l'anno scorso".

Sui contatti con altri allenatori: "In questo momento i contatti sono leciti: parlare e ascoltare. Non posso farmi trovare impreparato, una società che si rispetti è obbligata ad analizzare la situazione e confrontarsi anche con altre figure".

Ancora su Velazquez: "Bisogna sostenerlo psicologicamente. Velazquez è ancora un ragazzo, ma è un signore allenatore, che ci crede. La nostra non è stata una scelta casuale, Julio vive ancora con delle situazioni di calcio differenti. Il suo profilo mi e ci piace".

Sulla rosa: "Mi piacerebbe se ci fossero tanti Valon Behrami all'interno del nostro gruppo, giocatori con personalità. Abbiamo tanti bravi ragazzi, giovani interessanti e di qualità".

Su Empoli-Udinese (2-1): "Non mi capacito ancora della sconfitta: c'era una differenza tecnica incredibile. A fine match non ero poi così deluso, ma ho fatto un'analisi professionale: se non vinciamo queste partite non vinciamo più".

Sul possibile ritorno di Guidolin: "Non è nella mia testa. Lo stimo tanto, è un allenatore di grandissimo livello, però non è quello a cui penso".

Sui leader dell'Udinese: "Ne abbiamo due: Behrami e Nuytinck. Chi lo diventerà nel tempo sarà Mandragora. Chi sta prendendo forza è invece De Paul: ieri l'ho chiamato e gli ho detto di non abbattersi per il calcio di rigore sbagliato, si è dato delle colpe eccessive dopo il KO con l'Empoli".

Sugli errori (suoi, di Pradè) da non rifare: "Magari si potesse tornare indietro: ho fatto degli errori ma l'importante è prenderne atto. Ci sono delle vie di uscita, come il mercato di gennaio. La squadra non ha fatto il salto di qualità in questo poco tempo, però ho la certezza che l'Udinese sia superiore rispetto a tante altre squadre".

Su Balic: "Ha tutte le qualità per fare bene, si impegna e mi piace: può ricoprire tutti e tre i ruoli di centrocampo. Purtroppo ha avuto dei problemi fisici e spero che possa presto fare il salto".

Sull'esclusione di Scuffet: "È una decisione tecnica. Avevamo preso un portiere per fare il titolare quest'estate: si chiama Musso. Quest'ultimo si è infortunato e Scuffet lo ha sostituito benissimo, ma poi l'allenatore ha deciso di puntare sullo stesso Musso. Abbiamo due portieri di livello".

Sull'eventuale imposizione di scelte da parte della società all'allenatore: "Nessuno impone niente a nessuno: l'allenatore è libero di prendere le sue scelte tecnico-individuali e di modulo".

Sul mercato di gennaio: "Devo analizzare la nostra rosa. Abbiamo già in mente qualcosa da fare, ma manca ancora un mese e mezzo".

Sul possibile nuovo allenatore: "Sono usciti tanti nomi, da Nicola a Carrera, ma noi siamo ancora in fase di valutazione".

Sul costituire uno zoccolo duro di italiani: "Dico che bisogna avere più che altro un gruppo omogeneo: alla Fiorentina io non avevo italiani (G. Rodriguez, Valero, Pizarro, ...) eppure c'era una squadra che aveva personalità".

Sulla Primavera e Sassarini: "Anche lì ci sono delle valutazioni in corso, ma per ora la priorità è la prima squadra".

Ultime considerazioni: "E' possibile che Velazquez rimanga, ma domani sarà la giornata decisiva: in serata dovrebbe arrivare la decisione ufficiale da parte nostra. Comunque ieri, subito dopo la partita, avrei cambiato subito la guida tecnica: non vincendo con l'Empoli si fa fatica a pensare al futuro. Per concludere, dico che io e la società non prendiamo in giro i tifosi: se sono qui stasera è per volere della società, che agisce nella trasparenza. Ripeto: domani sarà il giorno decisivo, ma vi confido che mi farebbe tanto male esonerare Velazquez; lui sa che però il mio lavoro è prendere delle decisioni che lo riguardano".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 12 novembre 2018 alle 22:30 / Fonte: Udinews TV
Autore: Emanuele Calligaris / Twitter: @41ema56
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