Per tradizione, l'Udinese ha sempre lavorato molto con le comproprietà. Nei giorni scorsi è però arrivata la loro abolizione e il patron dei bianconeri Gianpaolo Pozzo, ai microfoni di Udinese Channel, ha manifestato il suo disaccordo: "Non capisco perché siano state abolite, è stato un errore: abbiamo fatto dei progressi importanti nel calcio e le comproprietà erano una buona norma, non davano noia a nessuno. Adesso le cose si complicano un po' di più.

La comproprietà ci permetteva di mandare a giocare un nostro calciatore in un altro club, la società che lo acquisiva aveva tutto l'interesse a valorizzarlo e a farlo crescere ma da adesso non si potrà più fare così. Servirebbero anche le squadre B per far crescere il vivaio: se non si ha la possibilità di poter far giocare i giovani è molto difficile aspettarsi la loro crescita: noi siamo stati costretti a comprare squadre all'estero per valorizzare i nostri giocatori".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 07 giugno 2014 alle 14:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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