Missione compiuta: dopo quasi due mesi di digiuno, condito da prestazioni deludenti, risultati disastrosi, presunte tensioni interne alla squadra e dall’aperta contestazione dei tifosi, l’Udinese torna al successo. Una vittoria netta, pulita, senza errori, ritrovando gol, convinzione e, soprattutto, tornando a muovere una classifica che, negli ultimi giorni, iniziava a far paura. La partita di ieri era temutissima perché una nuova sconfitta avrebbe fatto precipitare i friulani nel baratro della zona retrocessione, in compagnia di Frosinone, Carpi e proprio l’Hellas dell’ex Delneri. L’Udinese veniva da una serie negativa di 8 gare senza vittoria, composta da 5 sconfitte e 3 pareggi, e quel che più preoccupava era l’involuzione della squadra nel corso di queste ultime settimane. I bianconeri sono apparsi in flessione sotto l’aspetto fisico e molto fragili mentalmente. Cyril Thereau aveva ammesso nel post gara del “Luigi Ferraris” che alla squadra mancava un “click” per accendersi e per scacciare le proprie paure.

Difficile dire cosa sia stato quel “click” e se la gara di ieri sia stata la svolta della stagione: limitiamoci ad affermare che il trascinatore dell’Udinese nella sfida contro l’Hellas è il solito ed eterno Antonio Di Natale. La bandiera bianconera ha disputato una prova straordinaria, con tante giocate importanti e spunti preziosi per i compagni. Non deve nemmeno stupire se gli assist dei due gol dell’Udinese portino la sua firma. Ieri Di Natale ha dimostrato ancora una volta di essere un jolly preziosissimo ed un totem valido a cui Colantuono potrà affidarsi nella corsa per la salvezza. Gli altri uomini da cui ripartire per conquistare aritmeticamente la permanenza in Serie A sono proprio i marcatori: Badu ha sempre dato un contributo importante alla causa, correndo e pressando a tutto campo, un vero esempio di generosità; Thereau è stato finora l’uomo dei gol pesanti, l’attaccante di riferimento quando le cose non giravano bene e quando Totò non c’era. Sicuramente non è un caso se questa preziosa vittoria porta i loro sigilli.

Una nota di merito va anche al tecnico Colantuono: criticato da tifosi e società, era diventato il capro espiatorio anche di colpe non sue. L’ex Atalanta ha incassato ma comunque ha gestito nel migliore dei modi anche il presunto caso Di Natale, scoppiato dopo la sconfitta rimediata contro il Genoa. La squadra non si è sfaldata e ha reagito nel migliore dei modi alla difficoltà.

Ed ora? Adesso viene il bello. Il calendario, infatti, propone una nuova sfida importantissima per l’Udinese: il prossimo turno i friulani saranno ospiti del Frosinone, alla ricerca disperata di punti salvezza dopo la sconfitta di ieri patita in casa della Sampdoria. I bianconeri non possono rilassarsi ma devono conservare la grinta e l’impegno messi in mostra contro l’Hellas anche nel match del “Matusa”. I risultati degli altri campi hanno dato una mano all’Udinese: le sconfitte di Carpi e Frosinone consentono agli uomini di Colantuono di avere un buon margine da gestire nelle prossime gare. Un vantaggio importante ma non decisivo: basta uno scivolone in terra laziale per tornare pericolosamente nelle zone calde della classifica. Dunque nessuna distrazione e testa rivolta al Frosinone: bastano altri 10 punti per tirarsi definitivamente fuori dalla lotta per la salvezza. La quota 40 non è lontana ma va raggiunta.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 29 febbraio 2016 alle 08:00
Autore: Federico Mariani
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