Dopo la grande beffa, tocca all’illusione. Domenica l’Udinese aveva assaporato il terzo successo consecutivo grazie al gol di Duvan Zapata, prima di crollare sotto i colpi di Castro e Cacciatore. Lo shock per il finale inaspettato poteva lasciare scorie pesanti all’interno della mente e dello spogliatoio bianconero. Così non è stato. La partita contro la Fiorentina doveva dare risposte importanti e non ha deluso le aspettative, nonostante il pareggio sia arrivato su un calcio di rigore contestato ed in rimonta per gli ospiti.

Partiamo dai difetti. Ancora una volta la banda Iachini ha peccato nella gestione del vantaggio. Troppa fretta, forse troppa paura di provare a dare il colpo di grazia alla squadra avversaria. I friulani non riescono mai a costruire con razionalità quando si trovano in una situazione di superiorità. Questo è un grave problema di natura psicologica da risolvere velocemente perché è costato probabilmente la vittoria contro il Chievo ed ha forse ha frenato ieri gli uomini di Iachini. Altra nota di demerito: i cali di attenzione in difesa si fanno sentire pesantemente. È incredibile ed inammissibile subire un gol (per di più di tacco) quando attorno al marcatore ci sono almeno tre difensori. Sono sviste pesanti che rischiano di condizionare il rendimento dell’undici bianconero. Un vero peccato, soprattutto perché la retroguardia sta mostrando segnali incoraggianti di crescita.

Veniamo alle note positive. Innanzitutto c’è da esaltare comunque un risultato assolutamente ottimo, visto l’avversario che l’Udinese si è trovata davanti. La Fiorentina poteva essere un ostacolo insormontabile alla vigilia, considerando la carica ricevuta dalla vittoria contro la Roma. Mister Iachini ha risposto alla spinta emotiva dei viola con l’ordine, la compattezza ed il carattere dei suoi. Fino al vantaggio friulano, i toscani non hanno mai trovato un varco per rendersi pericolosi. Il blocco bianconero ha impedito agli ospiti di esprimere il loro maggior tasso tecnico nel fraseggio. E l’Udinese ha sfiorato il vantaggio con cinismo, approfittando degli svarioni difensivi altrui, rimediati solamente da un ottimo Tatarusanu. Il gol è arrivato grazie a Duvan Zapata, al secondo centro consecutivo. Forse il gigante colombiano si è sbloccato e la concorrenza di Perica gli ha fatto bene. Per ora hanno realizzato due reti a testa e per di più hanno dimostrato di poter coesistere, senza pestarsi troppo i piedi. Ottimo il lavoro del centrocampo, con un ordinato Kone, un solido Badu e Kums preciso come sempre. E poi c’è Rodrigo De Paul, vero mattatore della gara. Certamente è prematuro parlare di un trascinatore per l’Udinese, ma è altrettanto vero che il giovane argentino sta iniziando a trovare la sua dimensione e forse anche la squadra giusta per lui. La prova offerta contro la Fiorentina ha evidenziato un giocatore in crescita e capace di migliorare ed imparare continuamente. Ci sono grandi aspettative anche su Penaranda, subentrato nel secondo tempo ed autore di numeri molto interessanti. Arriverà anche il suo momento. Per ora non si è fatto trovare impreparato.
In conclusione, guardiamo ai numeri: 7 punti in 5 gare, addirittura 4 in più dello scorso campionato. È vero, la zona retrocessione dista solamente 3 lunghezze, ma la classifica è molto corta. Dunque, vista la lotta serrata per la salvezza, godiamoci questa partenza sprint. In fondo, non è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera?
 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 22 settembre 2016 alle 08:30
Autore: Federico Mariani
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