E anche per questa estate il calciomercato, finalmente, è finito. Come sempre l'operato dell'Udinese non entusiasma. Nessun grande colpo, qualche cessione illustre e troppe giovani scommesse sono valse per l'ennesima volta la bocciatura da parte di tifosi e stampa. 

Ma chi tifa Udinese, e di conseguenza conosce bene le mosse dei Pozzo, sa in cuor suo che non si poteva aspettare nulla di diverso. I bianconeri chiudono senza botti, come facilmente pronosticabile, anche se la speranza è sempre l'ultima a morire. In tanti ieri ci avete scritto invocando un acquisto last minute, un Pazzini o un Matri, ma nella frenesia dell'ultimo giorno storicamente i bianconeri non operano e anche quest'anno è andata così.

E' arrivato il solo Maxi Lopez, data la cessione, insensata visto il prezzo, di Thereau alla Fiorentina. La "gallina" all'apparenza pare un ex calciatore, toccherà a lui dimostrare di essere ancora all'altezza della Serie A. Riuscirà a non far rimpiangere Monsieur Cyril? Il francese sarà stato quel che sarà stato, spesso avrà ciondolato in giro per il campo con la baguette sotto il braccio ma un certo numero di gol in bianconero li ha sempre garantiti. Quello dell'ex marito di Wanda Nara è invece sembrato il classico colpo low cost perfetto per chi non ha voglia di spendere. Scontato che abbia fatto infuriare tutti noi che speravamo nell'arrivo di Pavoletti, finito al Cagliari non al PSG, o di Falcinelli. 

Che poi non è stata tanto la cessione di Thereau a far saltare i nervi di noi tifosi ma il fatto che non si sia voluto investire per un giocatore importante, per un attaccante di spessore in grado di non far rimpiangere il francese e di colmare il vuoto lasciato là davanti dalla partenza di Zapata. Ma se ai piani alti nessuno ha mai pensato almeno di provare a riempire la voragine provocata dal ritiro di Di Natale, figuriamoci pensare che venissero fatte delle follie per sostituire un colombiano qualunque. A fine maggio, credo ve lo ricordiate, dovevamo prendere un attaccante da 20 gol per alzare l'asticella. Siamo il primo settembre e ci accontentiamo di quello che c'è, con la speranza che Perica e Lasagna possano crescere al più presto. 

In sostanza, come le dicono anche i numeri, si è deciso di non spendere, o meglio di spendere il meno possibile, in ogni reparto dove servivano. Insomma si sono investiti pochi milioni, ciò che più o meno caccia fuori dalle sue tasche un presidente di Serie B.

Serve un attaccante? In Italia costano tutti troppo, prendiamo lo sconosciuto Bajic. Serve un centrocampista? Ecco a costo zero dal Watford che arriva Beherami. Delneri chiede un terzino destro? C'è Larsen, visto che per Zampano il Pescara gioca al rialzo. Prendiamo gratis pure il portiere, il quarantenne Bizzarri.

Di positivo c'è l'arrivo di Nuytinck, non che si siano svenati nemmeno per lui ovviamente, ma almeno già nelle prime partite ha dimostrato di essere un giocatore già pronto ed esperto. Gli altri, Pezzella, Ingelsson, Mallè, Barak, tutti sono giovani di belle speranze ma che, come si dice da queste parti, devono mangiarne ancora di polenta. 

Per fortuna, grazie anche al fatto che non sono arrivate proposte indecenti e che due di questi vengono da infortuni importanti, sono rimasti Samir, Fofana e Jantko. Sono questi, senza alcun dubbio , i veri colpi del mercato estivo bianconero.

Dare un voto? Difficile riassumere in un numero aspettative disattese, frustrazione ma anche qualche sorriso e sospiro di sollievo. Il giudizio finale comunque segnala che a Udine, ormai da quattro stagioni, manca quello che una volta era uno dei punti forti di questa gestione, la programmazione. Le squadre che raggiunsero l'Europa a giugno, fatte già le cessioni e gli acquisti, erano sempre già pronte.

 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 01 settembre 2017 alle 12:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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