Un gol per consacrare uno step di qualità in avanti, Stryger Larsen sta diventando un elemento sempre più importante per l'Udinese di Luca Gotti e per i bianconeri in generale. Arrivato nell'estate del 2017, il danese doveva essere una semplice alternativa ai titolari, invece si sta rivelando essere molto di più. Tantissima quantità anche nei momenti negativi, ora che la situazione è più serena a questo si è aggiunta anche una certa dose di qualità, importantissima in un calcio che sta diventando sempre più fisico e sempre meno tecnico. Arrivato a 29 anni, l'ex Austria Vienna ora potrebbe essere a un bivio, o un contratto importante per chiudere la carriera oppure un futuro da colonna friulana, che è la cosa che ovviamente ci auguriamo tutti noi vista la dedizione messa da Jens in campo.

Con 88 presenze, 3 gol e 7 assist, Larsen è diventato un elemento fondamentale della catena di destra. Con il 3-5-2 sappiamo l'importanza degli esterni e il danese alla quantità mostrata negli anni scorsi ha iniziato a mettere anche in mostra una certa qualità, migliorando sui cross, il fondamentale sul quale più peccava questa squadra. Si sono iniziati a vedere traversoni efficaci, come contro il Bologna, dove col piede debole ha messo sulla testa di Okaka la palla della vittoria. A questa partita, si è aggiunta la trasferta di Milano, dove con il Milan Jens ha avuto la freddezza di mettere a rete la palla rimasta vagante dopo lo scontro tra Lasagna e Donnarumma, in aggiunta a queso ha messo a Lasagna la sfera del 2-2, mettendo la firma su entrambe le reti dell'Udinese.

Oltre a questo si aggiunge una fase difensiva molto solida, vero punto di forza di Larsen, che nasce come terzino. Partite realmente sbagliate, tralasciando quelle finite con una debacle, se ne ricordano poche, con Jens che ha impressionato per la costanza della corsa. Difficile poterne fare a meno, anche perchè è il perfetto contraltare per Sema, che sull'altra fascia è forte in attacco, ma un po' deficitario in difesa. Con queste prestazioni in Nazionale è diventato un punto fermo. Con la Danimarca gioca addirittura sulla fascia sinistra, dimostrando tutta la sua duttilità, utile anche con l'Udinese, dove più di una volta è stato dirottato sulla corsia mancina. Forte in difesa, più che sufficiente in attacco e può giocare su entrambe le fasce, un giocatore completo che è diventato ovviamente fondamentale. Vedremo il futuro cosa gli riserverà.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 22 gennaio 2020 alle 17:58
Autore: Davide Marchiol
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