Ospite di Udinese Channel, il ds Fabrizio Larini. Tantissimi gli argomenti affrontati, li ripercorriamo uno a uno.

L'ultimo impegno in EL: "Andiamo ad affrontare una partita importante contro un club glorioso. Abbiamo il dovere di onorare la competizione nel migliore dei modi, giocando con orgoglio. Penso che da parte del pubblico, avere la possibilità di vedere la propria squadra contro il Liverpool sia una occasione importante per vedere i propri beniamini e giocatori importanti come Gerrard".

Il rientro dei titolari: "In effetti abbiamo avuto una serie di infortuni, cosa che negli anni scorsi non si era verificata. Difficile capirne le cause. Siamo stati più sfortunati in questo rispetto alla passata stagione e abbiamo pagato dazio. I sostituti si sono comportati bene ma ora al completo diventiamo più competittivi".

Dopo la Lazio i giovani hanno saputo riscattarsi: "A Roma abbiamo fatto la peggior prestazione da quando sono a Udine, l'importante è che ci sia stata la reazione. Ora si tratta di dare continuità alle prestazioni positive".

Premiata la scelta di schierare molti giovani? "Lui è stato bravo a fare le scelte, alcune dettate anche dall'emergenza. Ma sappiamo che l'Udinese ha una politica basata sulla crescita dei giovani, è la nostra filosofia".

Pereyra ha avuto una crescita esponenziale: "E' l'esempio di come bisogna sapere aspettare i giovani. Un anno fa in questo periodo non metteva piede in campo ed era considerato un oggetto misterioso. Ma il periodo di adattamento è servito: lo abbiamo aspettato ed inserito quando si è adattato. Adesso è uno dei giocatori più importanti e può giocare in più ruoli. E' un giocatore che ha grandi qualità perché sa adattarsi a diverse situazioni di gioco. Cerchiamo di godercelo qualche anno".

Allan è esploso subito: "Ha bruciato le tappe. Sapevamo che aveva delle qualità, lo avevamo visto. Ma sapevamo anche i problemi che i giovani che arrivano in questo campionato incontrano. Lui ha saputo adattarsi subito al calcio europeo, è una grande sorpresa. Ha avuto una capacità di adattamento superiore ad altri. Capire il campionato italiano è difficile, ci sono esempi illustri tra cui Platini. Giocatori come Willians, anche se hanno già una certa maturità e vengono da squadre più titolate, venendo qui incontrano difficoltà e fanno più fatica ad adattarsi rispetto ad un giovane".

Si parla di Naldo del Gremio come nuovo acquisto: "Stiamo seguendo tanti giocatori. Lui è uno di quelli. Vediamo cosa succederà".

Udinese modello per molti, ma pochi riescono a imitarvi: "Alcune società ci stanno cercando di imitare, alcune anche con discreti risultati come il Catania. L'Udinese ha cominciato quasi 20 anni fa questo tipo di politica, quindi l'esperienza acquisita la mette davanti alle altre. Poi dipende da quanto saremo bravi noi a percorrere strade nuove e da quanto gli altri riusciranno a mantenere al passo".

Nel suo passato un' esperienza importante a Parma: "Sono stato 15 anni al Parma e lì abbiamo avuto soddisfazioni importanti, abbiamo vinto parecchio. Si lottava per obiettivi diversi con una capacità finanziaria diversa perché a capo c'era una multinazionale. A Udine la realtà è quella della provinciale che con un budget diverso riesce ad ottenere ottimi risultati".

Pinzi è uno dei giocatori più amati: "E' uno dei calciatori che nelle ultime annate ha avuto il rendimento più elevato e uno di quelli che possono indirizzare i giovani nel modello Udinese. Con Domizzi e Di Natale e gli altri 'anziani' è uno dei modelli per aiutare nella crescita i giovani".

La classifica? "E' poco decifrabile, con molte squadre racchiuse in pochi punti. Noi siamo finalmente sulla parte sinistra della classifica ma abbiamo qualcosa da recriminare. I due ultimi pareggi in casa potevano essere due vittorie, che avrebbero fatto comodo per una posizione più consona all'Udinese. La Fiorentina è la sorpresa perché è riuscita, dopo un anno pessimo, a ripartire cambiando: sono in un'ottima posizione e praticano un bel calcio".

Colpi di mercato: per l'Udinese a gennaio sarà Muriel? "E' il giocatore che ci è mancato moltissimo. Purtroppo ha avuto questo infortunio molto noioso e abbiamo dovuto avere la pazienza di aspettarlo. Adesso siamo arrivati alla fine di questo calvario. Muriel è un talento naturale, ha delle grandi qualità. Direi che ormai si è aggregato alla squadra: quando è pronto, l'allenatore lo ritiene in grado di sopportare un impegno agonistico, può rientrare. Non c'è una data limite, tipo il 6 gennaio. Può anche giocare prima".

 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 05 dicembre 2012 alle 09:43
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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