C'è aria di grande pessimismo per le strade di Udine, la si può respirare camminando. Praticamente qualsiasi cosa riguardi l'Udinese è malvista e si sparla a ogni bar. La cosa è assolutamente giustificata dopo quattro anni di stenti, non uno, quattro. Non si può però neanche distruggere tutto e tutte le notizie che arrivano spacciandole per fake. Qualcosa si muove. Poi che le mosse siano giuste o sbagliate ce lo dirà il futuro. È vero, tutte le decisioni prese negli ultimi tempi sono state errate, ma non è per forza detto che le cose debbano andare male per sempre, altrimenti perchè noi tifosi e appassionati dell'Udinese siamo ancora qui a seguire le sue vicende? Credo che tutti noi abbiamo la speranza che arrivi una svolta.

Abbiamo una società bravissima nel marketing, ma che ha mostrato lacune calcistiche. Questo è un dato di fatto. Però diamo anche un po' di fiducia alle persone che arrivano. Molto dipenderà dalla squadra, ma senza testa non si può fare il resto e in questi giorni si sta lavorando per costruire dei piani alti un po' più solidi. Nessuna rivoluzione, è ovvio, i Pozzo li conosciamo bene. Però profili diversi dal solito quelli sì. Per quanto riguarda il DS, il bistrattato Gerolin sta per dare l'addio, con l'arrivo di Pradè come DT. Di certo l'ex Roma non arriva per lasciare che siano gli altri a prendere decisioni. Dopo 15 anni di competizioni ad alti livelli non ha bisogno di venire ad Udine a farsi muovere da dietro le quinte. Se accetta di venire è perchè gli sarà dato almeno un po' di potere. Già avere una persona in più con polso fermo è qualcosa.

Quello che fa storcere il naso è l'allenatore, ma d'altronde non ci sono tantissime alternative alla pista estera. Mettetevi nei panni di un giovane allenatore italiano e che quindi è ovviamente a conoscenza delle ultime nubi sportive addensatesi in casa Udinese. Ci penserà 4-5 volte prima di accettare quella che sarebbe una scommessa. Molto più facile arrivare a un profilo che non conosce bene l'ambiente. Di certo ci vorrà un periodo di adattamento ma, se gli verranno dati i giocatori giusti, non sta scritto da nessuna parte che le cose debbano andare male. Se poi dovesse essere Quique Flores ad arrivare avremmo un profilo di buon spessore. Certo, il cuore dei tifosi non si può scaldare con un nome così, ma per ricomporre la frattura serviranno le prestazioni, anche un nome di grido non permetterebbe di aggiustare le cose da subito. D'altronde i tifosi hanno tutte le ragioni del mondo per essere irritati (per non usare altri termini poco giornalistici) con la società.

Speriamo che questa settimana arrivino i primi due tasselli della nuova Udinese. Poi da lì si inizierà a costruire la squadra. Cerri e Mandragora piacciono, ma sarà difficilissimo arrivarci. Jankto e Widmer invece sono in uscita, così come tanti altri. Il primo passo sarà sicuramente la scrematura dei rientranti dai prestiti, sperando che ci sia qualcuno abbastanza maturo per incominciare a costruire le prime fondamenta della rosa. La speranza è che con dei profili nuovi finalmente allo Stadio Friuli si torni a vedere il grande assente delle ultime annate: il calcio.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 04 giugno 2018 alle 16:00
Autore: Davide Marchiol
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