La Garra non è solo uruguagia ma è anche argentina. Non è una bestemmia, ne abbiamo avuto la prova sabato contro la Roma, quando i nostri argentini, De Paul e Pussetto ci hanno messo quel qualcosa in più che ci ha fatto vincere una partita che solo qualche giorno prima davamo già per persa. Fame, rabbia e qualità, armi letali contro la svogliatezza giallorossa.

La famosa frase di Lele Adani, celebre dopo Inter-Tottenham, è perfetta allora anche a Udine, dove sabato “l’ultima parola è la loro”, dei nostri argentini, giocatori che “hanno un cuore differente, lo capisci o no? L’artiglio che graffia”. E la Roma, che non aveva fatto i conti con questi due, paga con la sconfitta. Mai sottovalutare due così.

La combattività albiceleste ha fatto sì che Rodrigo e Nacho diventassero due guerrieri inarrestabili. Rodrigo con la sua classe superiore (oltre al gol si veda quell'apertura di mezzo esterno del potenziale 2 a 0), Nacho con la capacità di non dare mai punti riferimento. Non a caso il primo è arrivato in nazionale dove si sta ritagliando il suo spazio con umiltà ed il secondo, in soli pochi mesi in Serie A sta dimostrando di essere un giocatore importante.

Nicola, anche un po' per caso (se Lasagna non si fosse fermato per un problema fisico sarebbe stato il titolare), scopre una coppia nuova e ben assortita, un mix di talento e grinta. Una coppia che può portare gol e divertimento, una coppia che può riaccendere il sacro fuoco nei cuori dei tifosi bianconeri. Certo, quando rientrerà Lasagna è ovvio che il mister proporrà altre soluzioni ma quando ce ne sarà bisogno sapremo di poter contare su questo duetto argentino. 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 26 novembre 2018 alle 12:42
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print