Bergamo la città si è svegliata questa mattina consapevole che qualcosa di magnifico è appena successo, l'Atalanta è in finale di coppa Italia.
Come si prepara una partita contro la squadra più in forma del campionato nel suo momento migliore? Igor Tudor si ritrova a quattro punti dalla zona B, dopo aver pareggiato una brutta partita contro il Sassuolo e dovendo giocare i prossimi due incontri contro Atalanta ed Inter la pressione che sta investendo i bianconeri in questo momento è altissima.

Altissima perché servono punti velocemente, non ci sono più scuse. Lo stadio si è fatto sentire nella scorsa partita, criticando in modo plateale la dirigenza e fischiando a lunghi tratti la prestazione della squadra.
Le voci di mercato si fanno sempre più dettagliate e lasciano intendere che a fine stagione giocatori importanti potrebbero lasciare Udine.

La partita contro il Sassuolo è stata una prestazione inaspettata, complimenti al Sassuolo che si è prodigato a lungo per far giocar male l'Udinese e si è meritato gli applausi in una trasferta difficile. L'Udinese è sembrata poco convinta, tanti errori individuali. La stanchezza non può essere una scusa, o si gioca per salvarsi oppure non si può pretendere altro che pareggiare le partite in modo fortuito.



Il punto con il Sassuolo è assolutamente da salvare si intende, consapevoli però che la prossima sfida in casa dei finalisti è un discorso totalmente diverso. La Dea esprime un calcio aggressivo,  tecnicamente  elevato  e con degli interpreti che hanno maturato in esperienza dopo aver dimostrato di essere dei grandi campioni. Citare Gomez e Ilicic non basterebbe  sicuramente per definire i nerezzurri,  "Atalanta" significa infatti  idea di gioco e scuola calcio e in questa stagione in particolare lo  sta sicuramente  dimostrando, anche grazie a mister Gasperini, l'artefice. 

L'Udinese per poter fare risultato dovrà giocare una partita di concentrazione estrema volta a concretizzare  le poche occasioni che la squadra avversaria concede. Il centrocampo dovrà lavorare molto in velocità, a livello fisico sarà difficile contrastare il centrocampo avversario e l'assenza di Beherami non aiuta sicuramente.
Potrebbe essere la partita di Badu, viste le difficoltà di Fofana dovrebbe  essere lui a dover riprendere le redini del centrocampo come in passato, garantendo quegli scambi e quelle verticalizzazioni necessarie a Lasagna per poter colpire in accelerazione. 

La sfida con la Dea si preannuncia una partita dal coefficiente della difficoltà e della pressione altissimo, le prossime due gare che l'Udinese disputerà vedranno la squadra di Tudor  come antagonista a due dirette concorrenti per la Champions league, Atalanta ed Inter. 
Servono risposte sul campo.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 26 aprile 2019 alle 16:00
Autore: Tommaso Cossio
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