L'Udinese sta vivendo un momento straordinario. Battuta l'Inter 3-1, i bianconeri per almeno due settimane resteranno al terzo posto. A commentare questo inizio di campionato è stato il Patron Gianpaolo Pozzo. Queste le sue parole alla tv ufficiale del club: “Mi hanno colpito di questa Udinese soprattutto la determinazione e la voglia di fare risultati – sottolinea il Patron - Ovviamente questo è nella natura dei giocatori ma l’allenatore in questo è determinante. Ma direi che lo sono anche l’ambiente e lo staff lo sono. La squadra ha più o meno le stesse potenzialità dell’anno scorso, i nuovi giocatori sono stati scelti per costruireuna squadra sempre più forte. Ci vuole ancora un po’ di tempo perché i nuovi si adeguino al nuovo contesto e trovino la chimica giusta.
Quest’anno è cambiato il modo di gestire gli allenamenti e la mentalità, la squadra è stata ricettiva a questi messaggi. Come sempre gran parte del merito è dell’allenatore che, se ha degli ottimi giocatori, può esprimere meglio i suoi concetti. Tutto parte dal condottiero.
Sottil anche in corso d’opera fa i cambi corretti ma non sono io ad esaltare queste caratteristiche, bensì i risultati. Noi abbiamo piena fiducia in lui”.
Inoltre, si è soffermato sugli obiettivi per il prosieguo di stagione:
“Non ci esaltiamo perché conosciamo la difficoltà della Serie A e la forza dei club metropolitani con fuoriclasse e bilanci più ricchi. Noi dobbiamo prendere giocatori con potenzialità importanti e farli crescere rapidamente per raggiungere gli obiettivi. Io sono un grande appassionato di calcio, non faccio questa attività per business. 36 anni fa non avrei mai pensato di fare calcio in prima persona, ho iniziato per dare una mano all’Udinese. Doveva essere una cordata poi sono rimasto solo con la mia famiglia che ha ereditato questa grande passione e la voglia di vincere e di tornare in Europa.
Se negli ultimi anni non ce la abbiamo fatta non è perché siamo degli sbandati ma perché è un campionato difficile e non è facile scalare questa montagna ma io ci credo e continuerò a farlo ogni anno perché vorrei raggiungere di nuovo l’Europa come abbiamo fatto tante altre volte (11) per divertirci partecipando alle competizioni europee.
Indubbiamente le ambizioni sono quelle di dar fastidio alle grandi, mai iniziamo un campionato con l’obiettivo di salvarci ma con quello di andare in Europa.
Purtroppo, la realtà è che la competizione è molto alta, bisogna, quindi, lottare per far quadrare la classifica.
Siamo e sono un tifoso: spero di vedere sempre la squadra vincere la domenica”.
Paron Pozzo, inoltre, ha esaltato la coesione del gruppo bianconero:
“Sono molto soddisfatto dello spirito di gruppo della squadra e soprattutto dell’atteggiamento di Deulofeu che è stato in grandi club come Milan e Barcellona. Aveva avuto richieste importanti, poi, si sa, le trattative non sempre vanno a buon fine, ma non ha mai fatto pressione per andar via, anzi. È rimasto con la volontà e la passione che ha sempre avuto. Si tratta di un ragazzo esemplare come comportamento e di un grande giocatore. Lui e Pereyra, oltre a tanti altri giocatori esperti, sono d’esempio per i più giovani e lottano in campo come se si giocasse per vincere lo Scudetto”.
Poi, l’analisi della crescita della squadra partita dopo partita:
“Contro il Milan, alla prima, ho visto una prestazione eccezionale, il risultato non ci ha premiato ma sappiamo che ci sono stati degli incidenti come il rigore per il Milan. Contro la Salernitana, in dieci, ho visto una prestazione confortante al cospetto di una squadra mentalizzata per lottare, non è stata una gara semplice dopo l’espulsione di Perez. Abbiamo giocato più di un tempo in 10. Adesso dobbiamo crederci, io ci credo: siamo lì tra i primi e sarebbe quasi miracoloso arrivare secondi o terzi alla fine ma ci crediamo io, il gruppo e tutta la società: speriamo di raggiungere l’obiettivo europeo.
Per quanto riguarda la partita con l’Inter, quando ho visto la designazione di Valeri ero (ride ndr) perplesso ma voglio fargli i complimenti, ha avuto una condotta di gara perfetta, agevolando lo spettacolo. Ne hanno beneficiato il gioco e il calcio italiano in generale. Vedo che in Serie A c’è più intensità, spero che il nostro calcio possa imparare sempre di più da quello inglese. Pochi anni fa eravamo il movimento più importante ma credo che, andando avanti in questo modo, la Serie A tornerà ad essere il campionato più bello del mondo”.
La chiusura è dedicata ai tifosi, con Gianpaolo Pozzo che esprime e rimarca la sua sconfinata passione per i colori bianconeri:
“C’è una vera e propria simbiosi tra l’Udinese e i suoi tifosi, vale lo stesso discorso che c’è tra il corpo degli Alpini e gli Alpini, una volta che si è stati parte del corpo lo si rimane per sempre. Io sono uno di quei tifosi.
Giochiamo partita per partita, la mia speranza è di andare in Europa, la squadra è attrezzata poi, si sa, ci vorrà anche un pizzico di fortuna, il non avere infortuni gravi ma siamo una società ed un popolo ambiziosi: pensiamo di avere il diritto a qualche soddisfazione importante”.
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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