Il pagellone: Di Natale eterno, che sorprese Allan e Angella!

Giro di boa al nono posto con 27 punti raccolti. Una posizione contraddittoria, probabilmente deludente per quanto prometteva la stagione ma tutto sommato soddisfacente per l'inizio di stagione shockante: un'eliminazione bruciante dalla Champions League, una partenza ad handicap in campionato ed una serie incredibile di infortuni. Soprattutto è pesata l'assenza di Muriel che ha ridato nuova dimensione alla squadra e all'attacco con il suo rientro: 2 reti in 3 spezzoni di partite, un bottino considerevole tenendo conto del lungo periodo di inattività. Passiamo al dettaglio dei singoli e al loro giudizio nel primo "quadrimestre" per ricordare le pagelle scolastiche, tenendo conto anche dei rendimenti europei.
 

Portieri

BRKIC 6,5 Più che sufficiente la prima parte di stagione del portiere serbo, non priva di qualche evidente errore che ha minato la sicurezza sua e dell'intero reparto difensivo. Tra le partite da annoverare va sicuramente ricordata quella d'andata contro il Braga o più recentemente quelle contro Inter e Sampdoria. Di contro pesanti incertezze contro Catania e Young Boys. In complesso sembra in poderosa crescita, reattivo tra i pali e migliore con i piedi.

PADELLI 5,5 Pochissime le sue occasioni di mettersi in mostra e non le sfrutta appieno. Grava pesantemente sul giudizio l'errore che ha spianato la porta a Lacina Traoré in occasione del pareggio casalingo contro l'Anzhi. Meglio contro il Siena, incerto quando è entrato a sostituire Brkic contro la Juventus (ma in 10 la partita era già andata).

PAWLOWSKI SV 0 minuti per lui

Difensori

ANGELLA 7 Piacevolissima sorpresa. Schierato quasi per necessità, ha via via affinato la tecnica difensive con interventi sempre più puliti e precisi. Pericolosissimo anche nell'altra area, con ben 3 marcature, si è imposto come qualcosa di più di una semplice riserva e un'ottima opzione per il futuro.

DANILO 5 Insufficiente la prima parte di stagione del difensore brasiliano, sia in senso assoluto, sia relativamente a quanto mostrato nella stagione precedente. Troppi cartellini soprattutto per interventi in ritardo. Il contributo in fase difensiva è indubbiamente calato, a supporto di ciò il numero di gol abnorme subito dalla squadra sia in campionato che in coppa.

BASTA 6,5 Una serie di infortuni fastidiosi, tra cui la frattura allo zigomo per uno scontro con Samba, ha limitato enormemente le potenzialità di Basta. Quando è stato impiegato, al 100%, ha dimostrato di essere un esterno di altro livello rispetto agli standard del campionato italiano. Autore di un gol potenzialmente importante contro il Braga e stupendo contro il Siena e preciso in fase difensiva, è di fatto uno dei giocatori fondamentali per le idee di Guidolin.

DOMIZZI 6 Prima parte di stagione contraddittoria con qualche partita sopra le righe ed altre in cui si è fatto notare soprattutto per la gran mole di falli e proteste, non molto edificante: anche qualche infortunio ne ha limitato il rendimento. Complessivamente è evidente un abbassamento della qualità delle sue prestazioni rispetto alla scorsa stagione ma alla fine il suo apporto è giudicabile con una sufficienza stiracchiata.

CODA 5 Non sufficienti le prestazioni di Andrea Coda da agosto a gennaio. Dopo essere stato definito "il quarto difensore della rosa" direttamente da Guidolin, ha sciorinato una serie di prestazioni oggettivamente carenti che ne hanno incrinato la posizione in rosa. Ora, tra i centrali, è di fatto l'ultima scelta. 

BENATIA 6,5 Stagione travagliata quella di Benatia. Ottimo quando è stato impiegato ma diversi infortuni, di media-piccola entità, hanno creato diverse linee di discontinuità. Ora il giocatore è clinicamente guarito ma è impiegato in coppa Africa, la speranza è che torni almeno con la stessa condizione con la quale è partito. La quasi certezza è che saranno gli ultimi 6 mesi del difensore marocchino a servizio della squadra.

PASQUALE 6,5 Titolare a sorpresa per l'improvviso e non pronosticato calo di rendimento di Armero, Pasquale ha messo in campo tutte le sue caratteristiche con straordinaria regolarità: grinta, attenzione alla fase difensiva e qualche sortita in fase offensiva. Mezzo voto in più per i due gol segnati, soprattutto per quello storico contro il Liverpool. 

ARMERO 5 Inspiegabile il calo di rendimento dell'esterno colombiano. Da giocatore a tutto campo, imprescindibile a giocatore irritante e deleterio. Una crisi nata dall'auto-sgambetto con il Braga e che si è protratta per tutto il girone d'andata con un'incredibile serie di cross sbagliati. E' un giocatore con grande potenzialità ma psicologicamente da recuperare, cessione inevitabile. 

GABRIEL SILVA SV Praticamente ignorato da Guidolin che ne ha riconosciuto le qualità ma anche gli indubbi difetti da limare con il lavoro. Contro la Fiorentina è sembrato un buon prospetto, probabilmente meriterebbe più chances.

HEURTAUX 6,5 Da riserva di Benatia ha sfruttato tutte le defezioni dell'insostituibile con grande professionalità e prestazioni più che dignitose. Difensore molto solido e poco avvezzo all'errore, ha commesso qualche sbavatura in sole due occasioni: nell'esordio con la Fiorentina e contro il Palermo, considerando che l'espulsione era evitabile.
 

Centrocampisti

ALLAN 7,5 Il miglior centrocampista dell'Udinese, escluso dalle liste Uefa per non precisati motivi (probabilmente l'incertezza su un transfer). Allan è partito con le stimmate della mezzala, si è imposto come mediano puro in sostituzione di Pinzi, in realtà è un tuttofare nel senso che interpreta entrambe le fasi con qualità. Potenziale fuoriclasse se impara ad accelerare i ritmi.

FARAONI 5,5 Troppo molle. Come marcatore o in fase d'attacco, Faraoni non ha convinto. Ad inizio stagione è partito sfrontato poi, forse per paura di sbagliare, si è via via limitato al compitino. C'è del materiale su cui lavorare e un giocatore come Basta può aiutarlo a capire le priorità di un esterno nel 3-5-2, ora non sembra adatto al ruolo.

BADU 6 Probabilmente ci si aspettava qualcosa di più da Badu che a differenza di qualche compagno di reparto ha fatto la "gavetta" all'Udinese. Invece ad oggi non sembra essere una prima scelta percorribile, soprattutto nel ruolo di mezzala perché il gioco con la palla ai piedi è ancora troppo lacunoso. Encomiabili dinamismo e spirito di sacrificio ma non possono bastare.

LAZZARI 6 Per un paio di mesi ha dovuto giocare tutte le partite senza la possibilità di fare alcuna sosta. Questo inevitabilmente lo ha sfiancato e reso meno lucido in alcune situazioni. Indubbiamente le potenzialità di questo centrocampista sono notevoli (la prestazione contro l'Inter è paradigmatica in tal senso) ma l'apporto non è stato molto continuo. 

PEREYRA 7 Uno dei giocatori che è cresciuto di più nel primo scorcio di campionato: Pereyra ha saputo abbinare il gusto della bella giocata alla concretezza del giocatore tipo di Guidolin. Imprendibile quando va in progressione palla al piede, sa tenere la posizione e dare un apporto anche alla fase difensiva. Molto duttile, da interno, esterno o addirittura trequartista: in tutti i ruoli si è disimpegnato bene.

PINZI 7 Solito rendimento sopra le righe del mastino di centrocampo, limitato da un fastidioso infortunio. Fondamentale il suo apporto in mezzo al campo, tecnico e carismatico con un attaccamento alla maglia da seguire. Emozionante il bacio alla maglia dopo il gol al Napoli così come l'aver assistito a Udinese - Inter dalla curva Nord: è una guida della squadra.

MAICOSUEL 5,5 O' Mago paga un rigore inconcepibile ma anche una discontinuità incredibile, all'interno della stessa partita e nella stagione. Tornato alla grande dopo un mese di punizione, gli bastano 3 partite per ritornare ad una mediocrità imbarazzante e perdere il grado di titolarità. Difficile capire anche il suo ruolo reale ed è un fatto sintomatico del suo apporto alla causa. 

WILLIANS 5 Una partita, quella d'andata contro il Braga, aveva illuso sulle potenzialità di questo giocatore. Gran dinamismo, piedi rozzi ma materiale su cui lavorare. E' stata però l'unica partita sufficiente della sua esperienza con l'Udinese. Poi una serie incredibile di errori pacchiani e un senso generale di insicurezza: improbabile passargli la palla senza il timore di perderla, ben presto accantonato perché non presentabile. Avventura già agli sgoccioli.

ZIELINSKI SV Un minuto per lui...

Attaccanti

BARRETO 5 A parole pronto a spaccare il mondo ma la sua presenza in campo, probabilmente centellinata a ragione, è stata più che impalpabile. O qualche frizione nello spogliatoio o demotivazione oppure un decadimento tecnico dovuto anche ai tanti infortuni che l'hanno massacrato, fatto sta che il rendimento del giocatore è stato al limite del deleterio. Altra storia agli sgoccioli.

DI NATALE 8,5 Per l'ennesima stagione, risponde alle critiche con le sue armi: i gol, tanti. Leader carismatico e tecnico, dopo un inizio balbettante ha cominciato a fornire prestazioni di livello massimo. Non raggiunge l'eccellenza proprio per l'inizio con il freno a mano e lo screzio che gli è costato l'esclusione con il Genoa ma è un mero dettaglio numerico.

RANEGIE 5,5 Positivo contro l'Anzhi e fondamentale contro il Milan, per un po' ha illuso i tifosi della possibilità di proporre una seconda punta atipica. Speranza durata davvero poco perché da lì in poi sono uscite tutte le lacune tecniche di un giocatore inadatto a dialogare costantemente e con efficacia con i compagni: complessivamente non sufficiente.

MURIEL 7 Si merita il buon voto con una manciata di apparizione: possibile se ti chiami Muriel, studi da fenomeno e hai spaccato le partite che hai giocato nonostante una condizione deficitaria. La coppia Di Natale - Muriel promette spettacolo nel girone di ritorno anche se un consiglio a Luis lo vorremmo dare: non è necessario rincarare la dose ad ogni intervista sulla speranza di arrivare in una grande squadra. 

FABBRINI 5,5 Il giovane talento scuola Empoli ha seguito i dettami di Guidolin, si è messo a disposizione della squadra nelle poche occasioni in cui ha giocato e ha tenuto palla conquistando tantissimi falli. Quindi sufficiente? No perché un trequartista deve saper velocizzare la manovra e non ricorrere sempre al ricamo, deve dare assistenza alla punta e non isolarla. Diego trattiene troppo la palla e perde d'efficacia.