Quattro punti nelle ultime tre partite rappresentano un buon bottino, soprattutto se si analizza la caratura degli avversari che i bianconeri si sono trovanti di fronte. "Ma il difficile comincia adesso - spiega mister Guidolin nella conferenza stampa della vigilia di Udinese-torino-. Affrontiamo una squadra in salute che si sta comportando bene in questo campionato. I granata fanno parte del gruppone di cui anche noi facciamo parte, ma si trovano un po' più avanti. Una squadra con le giusta dose di esperienza, gioventù e qualità. Noi siamo reduci da tre buone prestazioni consecutive in cui avremmo potuto raccogliere un po' di più , ma i punti persi non tornano e adesso bisogna conquistarne altri".

 

Di Natale fa parte del gruppo?

"Sì, il capitano è nella lista dei convocati".

 

Cosa si aspetta dal suo collega Ventura?

"Come me anche il mister non è più un giovanotto, ma è un allenatore molto esperto e conosce tutti i sistemi tattici. Mi ricordo ancora quando a Venezia schierava tre difensori. Compattezza ed equilibrio sono componenti importanti e Ventura è riuscito a dare solidità alla sua squadra".

 

Cosa pensa delle eliminazioni delle italiane in Champions League?

"Il Napoli più di così non poteva fare, esce dalla competizione con 12 punti e tra gli applausi. La Juventus si sarebbe qualificata se la partita si fosse giocata su un campo normale. Le nostre formazioni sono incappate in due circostanze estremamente sfavorevoli e penalizzanti. Secondo me il calcio italiano sta vivendo un momento di crescita e non è giusto generalizzare su due casi così estremi".

 

Pinzi ultimamente non trova spazio nell'undici titolare…

"Immagino che per lui non sia semplice sedersi in panchina, ma non mi sono dimenticato del centrocampista romano. Pinzi rimane un elemento importante, una bandiera di cui tutta la squadra ha bisogno".

 

Domani ritroverà due avversari conosciuti sul fronte opposto: Padelli e Pasquale.

"Si tratta di due professionisti e di due ragazzi d'oro. Sono felice che abbiano trovato lo spazio che meritavano in una realtà importante".

 

Quando vedremo all'opera Nico Lopez?

"L'uruguaiano è sereno e ben inserito nel nostro gruppo. Ha talento, qualità, entusiasmo e tutti i colpi di un giocatore vero".

 

Teme un rilassamento?

"La squadra è consapevole che ci sono molte squadre racchiuse tra i 13 e i 19 punti in classifica. Chiunque riesca a vincere due gare consecutive può rilanciarsi e mettersi in buona posizione. Vedo la giusta concentrazione tra  miei ragazzi".

 

E' Alessio Cerci il pericolo numero uno?

"Ora è diventato un giocatore maturo. Un ragazzo dell'87 di cui si parlava già sei anni fa. Coi giovani bisogna avere pazienza e adesso è diventato un punto fermo della nazionale. Ci sono tanti elementi interessanti che compongono il blocco granata".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 14 dicembre 2013 alle 14:00 / Fonte: udinese.it
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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