E' un Francesco Guidolin piuttosto tranquillo quello che si è presentato ai microfoni della stampa per la conferenza stampa di oggi, due giorni dopo la vittoria sull'Inter: "Parlo ancora di salvezza? Certamente. Ne ero convinto prima e la mia tesi è stata ulteriormente rafforzata dai risultati dell'ultima domenica - le parole riportate da udinese.it -. Noi adesso dobbiamo restare umili, con la "u" maiuscola, cercare di fare più punti possibili e non lasciarci andare a pericolosi voli pindarici. L'Inter è alle spalle, e il futuro prossimo porta il nome della Fiorentina. Questo è un campionato in cui le prime 6-7 squadre saranno impegnate fino alla fine nella lotta per i quartieri nobili e il resto del gruppo che avrà come obiettivo minimo quello dei 40 punti". L'attacco dell'Udinese può contare su tanta qualità ma, anche, su un elevato numero di giocatori. Cosa che, però, non spaventa Guidolin: "Noi viviamo in un mondo in cui chi si adagia resta indietro e non rimane al passo con i tempi. Siamo in tanti, questo è vero, ma innanzitutto un po' di sana concorrenza in un gruppo non fa mai male, anzi, e poi vediamo quello che succederà in questa sessione invernale di mercato. La cosa importante, in ogni caso, è che chi viene chiamato in causa, in qualsiasi momento, mi dia risposte confortanti sia sul piano della prestazione che della mentalità". Poi il tecnico bianconero si sposta su Alexander Merkel, l'ultimo arrivato in casa Udinese: "E' un giocatore di talento, di qualità e, secondo me, in prospettiva con un ottimo futuro davanti a sé. Ci stiamo ancora conoscendo bene, ma mi sembra un bravo ragazzo, che sa quello che vuole e che si è subito inserito perfettamente nel nostro gruppo. E' un giocatore ancora molto giovane, che deve crescere come tutti i ventenni, ma che ha bruciato le tappe. E' una mezz'ala, sinistra o destra, e detto per inciso secondo me troverà a Udine l'ambiente ideale per sfondare definitivamente". L'impressione, secondo un giornalista, è che la svolta sia stata la gara con la Lazio anche se Guidolin sembra non essere dello stesso parere: "Dopo la Lazio non è successo niente di particolare. Quella di Roma è stata una pessima giornata e purtroppo, nel calcio, capita e potrà capitare di nuovo. Semplicemente ci siamo resi conto che giocando come all'Olimpico di punti ne avremmo fatti e ne faremmo ben pochi. Muriel? Lo ribadisco: ha tutto per diventare un fenomeno. Le qualità non si discutono, ma deve avere una predisposizione mentale al sacrificio per diventare un attaccante moderno. Sono contento di quello che ha mostrato domenica e deve solo continuare a lavorare e ad impegnarsi". Un commento doveroso  il mister lo deve fare su Heurtaux che, domenica dopo domenica, sta prendendo sempre più consapevolezza dei suoi mezzi: "Thomas ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi due mesi. Forse prima si sentiva un pizzico escluso, ma è normale per tutti i ragazzi che arrivano da mondi e campionati diversi e che hanno bisogno di un po' di tempo per calarsi nella nostra realtà. È stato bravo a guadagnarsi la chance di giocare da titolare e con le sue prestazioni la possibilità di essere riconfermato. Lo dico e lo ripeto: è il campo l'unico discrimine che mi porta a scegliere chi schierare la domenica". Infine la chiusura sulla gara della prossima domenica contro la Fiorentina. Che avversaria si aspetta Guidolin?: "Una squadra forte, arrabbiata, pimpante e determinata come quella ammirata nel girone d'andata. Il ko con il Pescara? Secondo me hanno giocato la medesima gara che noi abbiamo disputato in coppa contro la formazione di Montella. Non meritavano certo di perdere, ma purtroppo questa è la dura legge del nostro mondo".

 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 08 gennaio 2013 alle 15:38
Autore: Gaetano Cantarero
vedi letture
Print