L'Udinese  non ha scelta: deve farsi trovare pronta al riscatto in casa contro il Siena, altrimenti potrà dire definitivamente addio al treno Europa. Una sfida tutt'altro che semplice, quella con i toscani, e mister Guidolin lo sa bene: "Il Siena ci porrà di fronte ad una partita molto complicata. Ha fatto 20 punti, ha una buona organizzazione di gioco, un allenatore che ha fatto molto bene e una squadra preparata fisicamente e tatticamente. Domenica ha battuto la Samp e con il Toro ha giocato un'ottima gara. Sappiamo che abbiamo davanti una partita difficile. Anche se avessimo vinto a Torino sarebbe stata complicata: dobbiamo essere molto concentrati, la gara di domenica va archiviata. Si deve pensare solo a domani".

C'è voglia di riscatto nella squadra? Partirai dall'inizio con Totò e Muriel?

"La pesante sconfitta non l'abbiamo digerita, avevamo lavorato bene anche la scorsa settimana. Avevo visto la squadra lavorare con molta intensità negli allenamenti. Anche in questa c'è stata meticolosità e attenzione. Perciò penso che siamo pronti. Serve super concentrazione. Per la formazione deciderò domani".

La situazione extra calcistica del Siena può influire sulla prestazione della squadra?

"Credo che non toccherà minimamente la squadra, che Iachini saprà preparare bene. Domenica hanno vinto, erano costretti a farlo e ce  l'hanno fatta. Vuol dire che c'è forza, carattere, temperamento. Domani sarà dura".

Ti aspetti un'Udinese con una manovra più avvolgente? Più qualità nel gioco?

"Sì, credo che i miglioramenti in classifica si possano fare solo giocando un buon calcio, a partire dalla gestione della palla: facendo bene la fase di possesso e quella di non possesso. Sono convinto che possiamo migliorare la nostra gestione del pallone e credo che questo possa essere la chiave di volta per questa terza parte di campionato. La squadra lavora bene fisicamente e atleticamente, la tattica va bene. Dobbiamo migliorare la qualità del gioco".

Quali errori non vorresti assolutamente vedere da una tua squadra?

"Solo chi non lavora non sbaglia mai. Sono sempre pronto a sostenere la squadra quando lotta. Vorrei vedere una qualità di gioco migliore, una manovra più fluida. Lì voglio i progressi".

Il dualismo Allan-Pinzi è un rischio nel centrocampo a 5?

"No, non c'è nessun tipo di dualismo. La competizione leale e sana fa sempre bene. Ma non mi riferisco a questo caso. Ci sono Merkel, Campos Toro, giocatori buoni. Maicosuel, Fabbrini e Pereyra sono duttili. Non c'è dualismo tra Allan e Pinzi, sono due ragazzi a posto. Entrambi possono giocare da interni e da schermo davanti alla difesa. L'importante è che stiano bene. Loro e tutti gli altri".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 26 gennaio 2013 alle 13:12
Autore: Andrea Terragni
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