GSA-Bondi, sfida fra incerottate

Fisica; equilibrata; difficile. Così ci sentiamo di presentare la gara di stasera, ore 18, al PalaCarnera di Udine che vedrà opposte la GSA di coach Lardo e il Kleb Ferrara diretto dal nostro Alberto Martelossi.

L’A.P.U. dovrà rinunciare ancora a Ciccio Pellegrino, il quale non ha ancora del tutto recuperato l’infortunio dopo 23 secondi a Roseto, due settimane or sono (ma lui ci crede ancora: non vuole mancare alla gara dell’ex); anche capitan Miki Ferrari, dopo il fastidio al polpaccio sentito alla fine del primo tempo di Brescia, non pare arruolabile per la causa biancanera.

Stringerà i denti Rain Veideman, non in perfette condizioni fisiche: per fermare l’estone parrebbe servire una cannonata.

Coach Martello, lungamente applaudito al Carnera durante la finale del memorial Pajetta vinto dai ferraresi contro la GSA, non potrà contare sul giocatore di maggior talento, quell’Erik Rush visto l’anno scorso a Recanati (quando i marchigiani fecero cassa con la cessione di Reynolds a Reggio Emilia) e parso determinante al tiro durante l’amichevole di precampionato. Per lui una scavigliatura seria al piede destro che necessità di tempo e cautela per il perfetto riassorbimento.

Anche Venuto e Hall si sono allenati a singhiozzo in settimana, ma pare certo il loro impiego nella gara di domani.

Per vincere Udine non dovrà mollare un centimetro, partendo più forte e meno mollemente di domenica passata; sotto le plance Cristoforo Mortellaro sarà costretto agli straordinari, e per arginare Hall e Fantoni serviranno prove maiuscole da parte di Diop e Andy Benevelli, chiamati a confermare i progressi mostrati durante le ultime gare. Stessa cosa fuori dall’area, dove mi attendo concentrazione ed ordine da parte di Rain, KayDee, Tommy Raspino e, quando chiamati in causa, di Vitto Nobile e del bombardiere veneziano Maurino Pinton. Di fronte a loro i soliti noti: Ricky Cortese, trentunenne capitano ferrarese e protagonista della vittoria nel memorial di qualche mese fa; Alessandro Panni, che ancora una volta ci rimanda alla finale-promozione di serie B, due anni fa, quando vestiva il giallonero della Co.Mark Bergamo; il play Marco Venuto, esperto ex-Biella, e la guardia sandanielese Molinaro, scuola arancione-Snaidero, già in orbita Varese e l’anno scorso ad Agropoli.

A Ferrara piace giocare di break, rubando palla ed aprendo contropiedi veloci; un po’ quello che coach Lino predica ai propri pretoriani, chiamati a mettere in campo mani veloci e testa fredda. Ed in questo, personalmente, mi aspetto grandi cose da Tommy e Kyndall.

Sarà una gara equilibrata: al Pajetta Udine l’aveva quasi vinta, salvo poi arrivare “corta” di fiato negli ultimi dodici minuti durante i quali Ferrara se n’è andata. Equilibrata per le forze in campo; equilibrata per due roster resi più profondi rispetto a quelli dell’anno passato ancorché ridotti dagli infortuni; equilibrata per il valore dei due tecnici, entrambi cari al popolo friulano e a chi vi scrive, soprattutto due coach di grande capacità tattica.

Salto a due alle diciotto, ora canonica della domenica sera, al palazzetto dello Sport Carnera: dirigeranno Dori, Beneduce (chi si rivede) e Centonze. Recentemente si è ricordato il centoundicesimo anniversario della nascita del gigante di Sequàls: io mi accontenterò della quarta della GSA.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 05 novembre 2017 alle 10:01
Autore: Franco Canciani
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