Uno stadio di ultima generazione. Ma anche un centro congressi, un museo dello sport friulano e bianconero, un centro fitness, una sala giochi, un negozio di articoli sportivi, un ristorante ed un centro medico. Queste sono le tante sfaccettature del nuovo “Friuli”, stando al nuovo studio di fattibilità firmato da Archest e presentato dalla società bianconera. L’allargamento dell’impianto con l’inserimento di altre attività è un’opportunità presentatasi grazie alla nuova legge sugli stadi, che permette di estendere il proprio raggio d’azione, ma sempre con iniziative legate in qualche modo all’Udinese.

Al momento permangono alcuni nodi da sciogliere. Il primo punto significativo riguarda la sicurezza del nuovo impianto. La Questura dovrà valutare se l’ordine pubblico verrebbe rispettato ugualmente all’interno del progetto di rifacimento. Restano ancora aperti interrogativi riguardanti la costruzione di parcheggi e strutture adiacenti.

In generale, si può affermare che questo progetto intende dare una concreta svolta nella gestione dello stadio. Finora, per le società, l’impianto di gioco ha sempre rappresentato un onere con cui fare spesso i conti. Ora, invece, il Friuli potrebbe diventare un’importantissima risorsa economica per l’Udinese. Garantirebbe una serie di introiti elevatissima rispetto al passato e potrebbe permettere al club di mutare significativamente la propria politica.

Allo stesso tempo, questo piano chiude probabilmente le porte per un’ipotetica acquisizione della società da parte della Red Bull. Si era parlato fortemente dell’interesse del colosso austriaco per l’Udinese, con l’intenzione di estendere la propria orbita al campionato italiano. Tuttavia, alla luce delle ultime notizie, risulta piuttosto complesso credere che la famiglia Pozzo ceda facilmente la gestione del club dopo questi importanti cambiamenti. Invece, è probabile che, se il progetto dovesse essere approvato, si assisterebbe ad una nuova fase della storia dell’Udinese.
 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 05 aprile 2017 alle 16:50
Autore: Federico Mariani
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