L'Udinese ha dato il via ieri alla nuova stagione con la presentazione ufficiale del nuovo direttore sportivo Nereo Bonato. Tocca a lui l'arduo compito di provare a ricostruire la squadra e di riportarla ai livelli che gli competono, dopo tre anni passati tra sconfitte e delusioni. Ora c'è la voglia di ripartire, di mettersi alle spalle il recente passato e tornare quelli di un tempo. 

Stando alle parole dei Pozzo in questa estate ci si attendeva una completa rivoluzione. Così non sarà. Si riparte dalla voglia di riscatto di quei giocatori che hanno dimostrato meno. Il motivo è chiaro: dato che non ci si può liberare di sessanta giocatori tutti d'un colpo si cerca di rivalorizzare quegli elementi della rosa che fino ad oggi hanno deluso. Lo ha ripetuto più volte Bonato, mettendo in chiaro che il mercato non stravolgerà granché, che l'ossatura è quella e che gli arrivi, uno per reparto, sono già sufficienti. Ora l'obiettivo è quello di sfoltire la rosa per permettere a Iachini di lavorare e cominciare a costruire la vera Udinese, quella che i primi di agosto sarà chiamata al debutto ufficiale in Coppa Italia.

Decisivo in questo senso il ritiro, diviso a metà tra Udine e l'Austria. Qui ai vari Guilherme, Edenilson, Ali Adnan e Kone è chiesto di di dimostrare di meritarsi la maglia dell'Udinese. Sarà proprio il ritiro e le prime amichevoli a decidere il da farsi, sia in uscita che in entrata. Se servirà mettere vicino ancora qualche tassello l'Udinese lo farà. Non aspettiamoci nomi altisonanti però e tanto meno campioni già fatti che possano raccogliere l'eredità di Di Natale. Il mercato sarà fatto di giovani e se si può anche italiani. E' questa la filosofia di Bonato per una svolta in stile Sassuolo. Un'Udinese svecchiata e più italiana, che possa ripartire da uno zoccolo duro di giocatori: è questa la missione del nuovo direttore sportivo. 

A parole il debutto è stato positivo. Bonato sembra avere ben chiaro in mente cosa fare. Un direttore vero e non solo di rappresentanza è già un buon punto di partenza. Un'occasione per dimostrare di che pasta è fatto gli va data. Fiducia allora a Nereo, per rivedere dopo anni quell'Udinese che manca a tutti noi, una squadra vera sotto tutti i punti di vista.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 02 luglio 2016 alle 11:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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