Doveva essere la partita clou, quella decisiva, per molti quella fatale. E invece no, l'Udinese è già salva e alla sfida con il Lecce ci arriva nel modo migliore possibile. Sì, mai in questi anni c'è stata una bianconera così in palla, convinta delle proprie capacità, vogliosa di risultati. Il rischio di finire in B non ci riguarda, siamo altra cosa rispetto ai salentini. Lo dicono i numeri, lo dicono i risultati. Lo dice anche l'organizzazione, Udine per strutture, stadio e società è su altri livelli. Alla fine conta solo e soltanto la classifica finale e quella dice che per il 26esimo anno consecutivo si giocherà nel massimo campionato. Stop.

E' la migliore Udinese da tanto tempo a questa parte, va ammesso. Superiore a chi sta dietro e probabilmente anche a qualcuna che sta davanti. Da anni non si vedeva un'identità così definita, un'idea di gioco chiara. Da anni non si vedevano giocatori così determinanti. Musso in porta può emulare quanto fatto da Handanovic. Riguardatevi il suo ultimo campionato, vedrete subito quanti punti ci ha fatto guadagnare. Nuytinck - a cui vanno i miei più cari auguri di una pronta guarigione - è diventato quel leader difensivo che con l'addio di Domizzi era venuto a mancare. Walace una bella scoperta di questo finale, giocatore che sicuramente il prossimo anno può fare un salto di qualità. Fofana protagonista clamoroso, uno dei pochi in A in grado di fare certi strappi (il gol contro la Juve resterà negli annali). Sema, per me, senza dubbio tra i migliori esterni sinistri di tutto il campionato. E poi De Paul, il vero fuoriclasse di questa squadra. 

Una crescita costante, da novembre a questa parte. Merito di mister Gotti, un allenatore per caso, che ora è diventato il perno fondamentale del progetto bianconero. In meno di una stagione è riuscito a tirare fuori da ogni giocatore quel potenziale per anni rimasto nascosto. E' questo il suo più grande successo. Gli si rinnovi immediatamente il contratto,  prima che a lui ci pensino altre squadre. Si dice che Sarri lo rivoglia con sé alla Juve, si dice che il Parma sia pronto ad offrirgli la panchina. No, Gotti deve restare qui a tutti i costi. Non si commetta l'errore madornale di pensare che non sia indispensabile. Uno così non va assolutamente perso. Gino Pozzo, oggi a Udine, mi auguro metta tutto nero su bianco. 

Chiudere al meglio il campionato, ora questo è l'obiettivo. Dopo la clamorosa vittoria contro la Juve e la conferma contro il Cagliari, fare punti anche contro i pugliesi significherebbe moltissimo. Dare continuità, cosa che l'Udinese post Guidolin, salvo il magico ma effimero momento con Oddo, non è mai riuscita a fare. Oggi l'occasione giusta. Congedarsi con una vittoria al Friuli vorrebbe dire mettere a tacere anche i tanti che, malevolmente, ci vedevano già retrocessi. Questa sera si possono gettare le basi per il futuro, dando un segnale forte a tutto l'ambiente non solo per il presente ma anche e soprattutto per il futuro.

Resta il rammarico e la sensazione che basterebbe poco per fare qualcosa in più. La società, chiamata in questi giorni a valutare l'annata, faccia un bilancio onesto. Consapevole dei tanti pregi ma anche di certi difetti. Bisogna prendere coscienza di certi errori che non devono essere più commessi, delle lacune che questa rosa ha. Tutto ciò se si vuole continuare su questo percorso di crescita tracciato nell'ultimo mese e mezzo. Il futuro passerà anche dal mercato. Ora occa ai Pozzo, a Marino, e tutta la dirigenza fare la loro parte. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 29 luglio 2020 alle 10:57
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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