Dall'infermieria dell'Udinese non arrivano buone nuove. Il dottor Zanelli è stato intervistato dai colleghi del Messaggero Veneto e ha fatto il punto della situazione sull'infortunio che terrà lontano dai campi il colombiano Duvan Zapata per almeno quattro mesi. Di seguito riportiamo l'intervista:

Dottor Zanelli, Zapata è stato sotto posto a intervento di tenomiorrafia. In parole semplici cosa significa?

"Che il muscolo si è rotto in coincidenza dell’inserzione con il tendine. Normalmente le lesioni muscolari non si operano perchè le cicatrizzazioni possono trasformarsi in fibrosi. Se il professor Mariani è intervenuto significa che c’era anche una lesione del tendine e che così si è messo a posto sia uno che l’altro".

I tempi di recupero indicati nel comunicato emesso dall’Udinese dicono: 3-4 mesi prima di rivedere in campo Zapata. Sarà davvero così?

"Io dico che quattro mesi sono un’ipotesi ottimistica, se poi saranno davvero quattro mesi tanto meglio".

Il procuratore ha detto che il ragazzo è già al lavoro per bruciare le tappe...

"Ecco, questo non è bene. Ci sono dei tempi biologici da rispettare. Un bambino è sano se nasce al nono mese di gravidanza, se viene alla vita dopo sei c’è qualche problema. In una situazione come quella di Zapata, poi, bisogna fare i conti con le paure del calciatore che inizialmente ha sempre paura a forzare e a intensificare gli allenamenti. Credo che questo sia un caso che vada trattato con i guanti, ma i medici dell’Udinese lo sanno benissimo".

Il fatti di avere a che fare con un calciatore dalla muscolatura così possente può essere un problema?

"Diciamo che ci vuole un pizzico di cautela in più Le macchine con un motore potente tendono a “rompersi” più facilmente. Zapata è un giocatore che punta molto sulla forza della sua massa muscolare".

Quali saranno le varie tappe delle cure?

"Un chirurgo, dopo l’intervento, ha come primo obiettivo di “proteggere” quello che ha fatto. Quindi inizialmente procederà con riposo, farmaci e terapie per ridurre l’infiammazione".

Poi?

"La fase riabilitativa con l’allungamento delle fibre muscolari non comincia prima di tre settimane dalla data dell’operazione. Lo ripeto: l’infortunio è serio, servirà pazienza".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 09 ottobre 2015 alle 13:00 / Fonte: Messaggero Veneto
Autore: Luca Trusgnich
vedi letture
Print