Sconfitta bruciante per l'Udinese, all'ultimo soffio per un rigore inventato. Ancora ad intralciare le corsa dei friulani l'arbitro Valeri, alla quarta decisione controversa contro. La squadra si è difesa con ordine e con un modulo "nuovo" ma continua a faticare a trovare la conclusione in porta: Muriel e Di Natale spesso sono staccati dal resto della squadra, per fortuna la mira resta eccellente. Nel Milan Balo-day ma ad impressionare è stato soprattutto Niang, uomo ovunque. Da Zero a Dieci, i numeri della partita.
 

ZERO al rapporto Udinese - Valeri. Ormai definitivamente deteriorato, all'ennesimo pasticcio dell'arbitro contro i friulani. Sono quattro i torti importanti subiti dai Pozzo, troppi per passarci sopra. L'arbitro sbaglia in buona fede ma è meglio che da queste parte non transiti per un po' perché la direzione arbitrale sarà nuovamente guastata dal clima di reciproca prevenzione. 

UNO il gol, come i tiri in porta. Continua questa difficoltà nel finalizzare le poche azioni che vengono costruite. Il gioco ristagna e arrivare all'area avversaria è terribilmente complicato. Contro l'ultima in classifica in casa, tre tiri e un gol, contro il Milan un tiro e un gol. Almeno la mira è perfetta, almeno quello.

DUE le entrate di Heurtaux che hanno creato grattacapi agli arbitri. Espulso con il Palermo, rigore per il Milan, entrambe le volte assolto alla moviola. Resta un dubbio: c'era davvero l'esigenza di intervenire in maniera così rude? Un fallo a metàcampo e un rigore da posizione più che defilata... si poteva fare meglio.

TRE le squalifiche arrivate nel dopo partita. A Danilo toccano due giornate di squalifica, una per il vice di Guidolin Bortoluzzi mentre per Larini c'è l'inibizione. Ricordo immediato e scontato ma per Danilo i precedenti sono critici. Per uguale comportamento tante sono state le squalifiche di 2 giornate, mai azzerate né dimezzate (tra le altre Ranocchia, Guarin, Cassano e Bonucci).

QUATTRO punti nelle ultime 5 trasferte. Non si può ancora parlare di mal di trasferta però i pesanti rovesci contro Juventus e Lazio sono macigni nel giudizio complessivo. La squadra ha perso la sua peculiarità, fatica a difendersi e ripartire rapidamente, persino il Siena è riuscito a schiacciare la squadra senza apparente difficoltà.

CINQUE i cartellini gialli nella trasferta di Milano. La disciplina continua a essere un problema. Sarà squalificato Lazzari alla quarta sanzione, entrano in diffida sia Domizzi che Allan alla settima. 

SEI i tackles di Allan. Prova contraddittoria del brasiliano. Tiene in mano il pallino del gioco anche perché completamente dimenticato dal Milan ma raramente riesce a fare la giocata geniale che servirebbe. Tanti passaggi ma soprattutto orizzontali, studia da Pizarro.

SETTE a Padelli. Grande prova, calamita per i palloni, sicuro nelle uscite, bravo a leggere le situazioni. Una sicurezza per i compagni di reparto che hanno arginato alla meglio gli scatenati attaccanti del Milan. Più che degno sostituto di Brkic, il portiere serbo può guarire con calma.

OTTO i rigori contro l'Udinese. Nessuna squadra può vantare "tale" record. In questo totale vanno inseriti il rigore inventato con il Milan, quelli più che dubbi contro Juventus, Atalanta e Chievo. Contro il Chievo poi fu fischiato un rigore netto ma viziato da una posizione di fuorigioco molto vistosa. Tanti errori che stanno frenando la difficile rincorsa dell'Udinese ad una posizione più consona alla storia recente.

NOVE a Niang. Balo-day e passi ma la prova di questo attaccante francese è stata sbalorditiva. Ha giocato a tutto campo con una facilità di passo davvero invidiabile, ai giocatori dell'Udinese è toccato di fatto giocare con il Milan...in 12. Ancora più incredibile se commisurato alla carta d'identità, classe 1994. Di quell'età l'Udinese ha appena Zielinski, 1 minuto in serie A.

DIECI a Guidolin che riesce a smorzare le critiche a caldo, un vero miracolo visto lo scempio a cui aveva appena assistito. Al netto delle difficoltà di gioco, il 4-4-2 disegnato per provare ad arginare un Milan in stato di grazia è piaciuto molto, un piano diabolicamente perfetto fino al 93esimo.

 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 05 febbraio 2013 alle 11:38
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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