Come ogni anno di questi tempi le "big" europee bussano alla porta dell'Udinese per i "gioielli" bianconeri che si sono messi in luce durante la regular season. Prima Sanchez, Armero, Handanovic, Isla, Asamoah e via discorrendo, ora Benatia, Danilo, Basta e Muriel. Quattro giocatori, quattro situazioni diverse. Ed una sola certezza: al contrario degli anni passati il patron Pozzo non intende smobilitare la squadra. La redazione di TuttoUdinese.it fa dunque il punto della situazione sul futuro dei quattro calciatori sopraccitati:

MEHDI BENATIA - Il mercato non ancora cominciato ufficialmente ma è già chiaro a tutti che lascerà l'Udinese non tanto per la volontà della società quanto per la sua e per quella del suo agente. La Roma è ad un passo ed in settimana potrebbe arrivare la "fumata bianca". I friulani perderanno sì un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Guidolin ma faranno l'ennesima grande plusvalenza: arrivato per 500.000 euro, partirà per non meno di 12 milioni.

DANILO LARANGEIRA - Un'altra grande stagione da protagonista. Ha dimostrato, semmai ce ne fosse stato bisogno, di essere un centrale difensivo forte ed affidabile. Inevitabile che diversi club, Fiorentina in primis, lo abbiano sondato ma la società dopo Benatia non vuole cedere un altro pezzo pregiato della retroguardia. Dunque salvo offerte irrinunciabili rimarrà in Friuli.

DUSAN BASTA - E' il più accreditato a partire dopo Benatia. Inter, Roma e Napoli sono in forte pressing ma l'Udinese non ha nessuna fretta, anzi. Sta temporeggiando così da creare un'asta che possa portare nelle casse bianconere non meno di 10 milioni. Anche perchè oramai trattenerlo appare un'impresa abbastanza impossibile.

LUIS MURIEL - Tutto rimandato alla prossima estate. L'Udinese nonostante le avances di Milan, Napoli, Juventus e Atletico Madrid non ha nessuna intenzione di cederlo anche perchè sa bene che tra un anno può venderlo al doppio di adesso. E anche il giocatore stesso vuole rimanere in Friuli a maturare un altro anno.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 09 giugno 2013 alle 20:50
Autore: Lorenzo Buconi
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