Queste le parole in conferenza stampa post partita di mister Nicola.

L'atteggiamento messo in campo: "Cercavo un allineamento e questo è nella capacità che abbiamo nell'avere una passione comune e questo si vede in quello che mettiamo in campo. Quando sono sceso in campo mi sono emozionato, c'era tanta gente, il senso di appartenenza che sentiamo noi dobbiamo trasmetterla a tutti. Sono rimasto colpito dall'attenzione che hanno messo i miei giocatori, c'è molto da lavorare ma oggi non si potevano fare molte cose, abbiamo impostato la partita con il baricentro basso, i movimenti vanno sicuramente migliorati, perchè quando per esempio ci hanno attaccato sulle fasce ci hanno messo in difficoltà. Per farlo bisogna correre tanto. Bisogna stabilire le priorità, guardare alle squadre con cui realmente possiamo competere, stabilite le priorità allora stabilisci gli obiettivi. Gli abbiamo rallentato il palleggio, abbiamo creato una diagonale difensiva molto lunga, potevamo metterli in difficoltà in fase di ripiegamento e lo abbiamo fatto. Ho chiesto di non calciare da fuori area perchè ne viene uno su quindici, non è la migliore arma, abbiamo cercato di lasciarla alla Roma, anche se in alcuni casi sono riusciti a portare in area molti giocatori e Musso è stato bravo".

Piccolo problema per Lasagna, importante studiare le squadre che hanno fatto punti con la Roma: "Abbiamo preparato la partita con la difficoltà degli assenti per le Nazionali, con quelli che sono rimasti ho lavorato molto per impostare la tattica migliore per battere la Roma, studiando Bologna e SPAL che sono riusciti a metterli in difficoltà. De Paul e Lasagna li ho avuti due giorni e Kevin è tornato con un problemino. C'è tutto da migliorare, l'aver battuto la Roma è una gratificazione, ma bisogna lavorare, io lavoro se posso trasmettere le mie emozioni ai calciatori, queste comunque vanno controllate, dopo il gol annullato c'è stato un po' di nervosismo, questo va invece eliminato".

Roma imbrigliata: "Non mi piace parlare di quello che c'è stato prima, quella che c'era non era la mia idea di gioco, lavoro sugli spazi, non sui punti di riferimento sull'uomo. In fase offensiva c'erano per esempio delle scalate che se non venivano fatte potevano portare a degli 1 contro 1 molto pericolosi. Giocherei sempre in 1 contro 1, ma in questo momento e contro la Roma non lo possiamo fare. Abbiamo studiato bene i movimenti della Roma, i movimenti esca di Pellegrini, i giri di Under, El Sharaawy e Kluivert, e abbiamo fatto la nostra partita. Il gap tecnico con altre qualità si può colmare, non basta la semplice tecnica".

La squadra si è applicata: "Sicuramente per ogni demerito della squadra avversaria c'è un merito nostro, io sono abituato con un certo volume di allenamenti per quella che è la mia filosofia di gioco. La mia soddisfazione è arrivata nel notare i tanti cambi di posizione, l'attenzione nel mettersi nel modo giusto. Allora questa è una qualità, la squadra ha qualità mentali, bisogna portarle avanti. Contro una grande squadra ci dev'essere una grande dedizione a sacrificio e gamba, nella mia filosofia di gioco c'è tanto da lavorare qua".

L'infortunio di Samir: "Samir ha riportato un problema alla caviglia".

Domanda sulla crescita di Pussetto, Nicola parla più in generale: "Ognuno dei miei giocatori può arrivare a un livello elevato se antepone la squadra alla sua individualità, perchè la grande prestazione del singolo deriva da una prestazione collettiva. Nel secondo tempo ripartivamo meno bene e infatti la Roma ha creato di più. Dobbiamo lavorare tanto nella fase di transizione, perchè nel calcio spesso è tutto, dobbiamo lavorare duramente"

Alla fine un messaggio del mister: "Sono stato accolto molto bene, se non avessi avuto la disponibilità di tutti quelli che lavorano nell'ambiente Udinese non avrei fatto nulla. Ci siamo allineati e solo così si può progredire".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 24 novembre 2018 alle 17:51
Autore: Davide Marchiol
vedi letture
Print