Conferenza stampa di vigilia per Francesco Guidolin, in vista del match contro la Juventus. Ecco le parole del tecnico trascritte da TuttoUdinese.it.

Domani affrontate la squadra più forte. Perché non dici “Andiamo a Torino per vincere”?

"Perché non è nel mio stile. Credo che nessuno mi crederebbe. Non è in linea con il mio carattere. Anche se questo mondo sembra fatto apposta per i populismi, per le parole roboanti. Non sono così. Andiamo a Torino contro i più forti, la squadra che secondo me rivincerà il campionato, mettendo il coraggio necessario ad osare. Non sarà facile. La Juve ti mette nella tua metà campo, ma consapevoli di questo noi dobbiamo cercare di ripartire tutte le volte che possiamo, di prendere convinzione, esser propositivi".

Esser propositivi è una vostra prerogativa.

"Noi ci abbiamo provato e credo ci siamo costruiti una buona mentalità. Penso ai risultati fuori casa dell’Udinese del 2010, un gran numero di gol in trasferta che penso non abbia fatto nessuno in Italia. Ma non tutte le stagioni sono uguali. Non sarà facile a Torino, ma dobbiamo provarci".

Hai studiato qualche dinamismo particolare sulle fasce? Questo può essere un fattore sorpresa.

"La buona condizione fisica è necessaria per fare bene contro la Juve, che oltre che qualità tecniche ha anche qualità fisiche. Le catene sugli esterni cerchiamo di svilupparle da anni, poi dipende da come va la partita, da quanta forza tireremo fuori. Ne servirà tanta. Cosa invidio a Conte? Io non provo invidia per nessuno. Non è uno dei miei numerosi difetti. Forse l’età. Mi rivedo un po’ in lui nei primi anni di carriera. Allora ero a Vicenza, ero appena arrivato in serie A. Quella grinta la riconosco. Gli faccio tanti complimenti, ma non provo invidia se non per la differenza di anni".

Quanto può influire l’assenza di Muriel?

"E’ un guaio quello di essere senza Luis. Domenica a partita ben avviata c’era bisogno delle sue accelerazioni e ci sono state, però come sempre preferisco pensare a quelli che ci sono. Anche se è un’assenza che pesa".

Si dice sempre che quando una squadra gioca nell’infrasettimanale si stanchi. Io dico che il momento più bello della stagione della Juve unito al successo in coppa farà il gioco della Juve. Una squadra è stanca quando si perde. L’entusiasmo sopperisce a qualsiasi stanchezza.

"Sono perfettamente d’accordo. Vincere crea entusiasmo e fa passare le stanchezze. Io vedo un volano che ha preso il via piuttosto".

Puoi dirci chi mancherà?

"Muriel, Ranegie. Merkel non lo so ancora. Pinzi dovrebbe esserci".

La Juve però in Europa prende ancora gol. Forse in Italia c’è più soggezione ad attaccarli?

"Non mi pare di aver visto grandi cose in fase offensiva da parte dei danesi".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 30 novembre 2013 alle 12:45
Autore: Davide Alello
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