L'Udinese non riesce più a ritrovare sè stessa. Nella pesante sconfitta di ieri contro il Cagliari la squadra di Guidolin ha mostrato tutti i suoi limiti in ogni reparto. Sono bastate tre azioni dei sardi per distruggere una Udinese troppo fragile e mai sicura delle sue qualità. Gli attaccanti rossoblu si infilavano inesorabilmente come coltelli nel burro senza che trovassero grande resistenza. Il risultato, che sa tanto di tracollo, sarà anche una pena eccessiva ma quanto mai meritata. Ogni reparto infatti ha messo in mostra diverse lacune. La difesa, vero fiore all'occhiello nelle passate stagioni quando i gol si subivano raramente, in questa stagione ha avuto un calo impressionante in tutti i suoi elementi, soprattuto in Danilo, solo lontano parente di quel centrale brasiliano che ci indicava mezza Europa. Le seconde linee poi che dovrebbe dare una mano e dar fiato al reparto rasentano l'imbarazzo. Basta guardare Naldo sovrastato in ogni azione dalla potenza di Ibarbo. Ma i problemi non sono solo dietro. A centrocampo non esiste alcuna manovra. Se le ripartenze sono sempre pericolose i problemi nascono quando si deve andare a creare il gioco da dietro. Regia troppo scolastica e lineare, dove c'è più quantità che qualità così che si punta sempre sui lanci lunghi. L'Udinese ieri si è limitata ad uno sterile possesso palla, insistendo troppe volte a passare centralmente o a trovare profondità in avanti. Cosa poi incomprensibile sono i cross. Perché si fa un gioco del genere se davanti ci sono due piccolini? Come si può pretendere che Di Natale & co., tutti sotto l'1e70, possano svettare in mezzo all'area? Infine il reparto offensivo. Totò Di Natale è sempre troppo solo. Il modulo ad una punta con un trequartista non sta dando i suoi frutti così che l'Udinese raramente riesce a rendersi pericolosa e la forza fisica delle difese avversarie molto spesso riesce tranquillamente ad arginare ogni attacco. Mister Guidolin forse è ora di cambiare idee?

 

 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 03 marzo 2014 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni
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