Abbiamo chiacchierato (a lungo) con Riccardo Cortese. Il capitano è reduce dalla sua più bella recita in maglia bianconera, logico che dopo la vittoria di Milano lo cercassimo.

Come state? ‘benino, dai. Io sto meglio, altri compagni si portano avanti vecchi e nuovi acciacchi ma alla fine in partita diamo tutti il 110%.’ Sabato sera vittoria non banale… ‘per nulla scontata: abbiamo rivisto la gara e analizzato alcune situazioni nelle quali avremmo potuto gestire meglio la palla; sappiamo di dover migliorare e lo faremo.’

Il GM Micalich ha affermato che l’anno scorso l’avreste persa… ‘sono perfettamente d’accordo. Il problema è che forse abbiamo iniziato la passata stagione con troppi squilli di tromba; i giocatori che componevano quella rosa, tutti!, sono brave persone e cestisti bravi; assieme, però, troppo spesso ci siamo lasciati andare.’ E quest’anno? ‘Diverso. Ci sono giocatori esperti come Anto, il sottoscritto, Amato, anche Lollo che ha 21 anni ma come esperienza non ha nulla da invidiare. Ci sono dei ragazzi che stanno migliorando a vista d’occhio, ad iniziare da Gerald che cresce ogni giorno di più; c’è Teejay che appena capisse meglio il basket di casa nostra potrebbe diventare un fattore importante; e il coach, con i suoi assistenti, valore aggiunto.’

Non pensi che noi addetti ai lavori certe volte presentiamo le gare senza analizzare bene l’avversaria? ‘Lo fate sempre! (ride) No, guarda l’Urania: ha Benevelli, Raivio, Gherardo; vedrai che Lynch deve solo mettersi in forma, poi sotto ‘fa spazio’; e anche Negri, nuovo della categoria, da esperto 31enne non ha fatto per nulla male.’ Un girone equilibrato? ‘tre partite sono poche per dare giudizi; ci sono tante formazioni ancora non al 100% come noi, altre (come Verona) già ben in palla; certo che di gare scontate ce ne sono poche. Guarda la nostra vittoria di Roseto: a molti gli Sharks sembravano un’armata Brancaleone, invece quei ragazzini vanno come palle di cannone, fanno poca tattica e tanto tiro e stanno giocando, come l’anno scorso, tanti brutti scherzi in giro’.

Tattica che invece a voi non difetta. Già settimana scorsa parlavamo di zona e match-up con Andrea Bonacina… ‘Ormai la fanno tutti. Tutti la sanno fare…’ Ma l’attaccante di fronte alla vostra rimane perplesso e la legge male: ‘sì. Ricordo quando la si lanciava, in maniera un po’ ‘ibrida’, sotto Moretti a Pistoia. Il PalaCarrara era diventato un fortino inespugnabile; arrivammo a gara-5 dei playoff contro Milano anche perché eravamo bravi a sparigliare le carte.’ Due parole su Pistoia-oggi, allora. ‘eh, ce l’hanno dura. Noi avevamo Wanamaker, Gek Galanda, Meini di rilievo; e Washington, Daniel (oggi alla Effe), JaJuan Johnson come 4… una grande squadra. Auguro ai tifosi di risollevarsi, anche se mi dicono che un po’ si stanno allontanando’.

Non vorremmo riaprire il cantino del dopogara contro Verona. ‘E ti ringrazio per questo. Capitolo strachiuso con la grande prova della nostra tifoseria al Palalido. In un catino così grande si sono fatti sentire e li abbiamo ringraziati. Un tuo collega mi ha chiesto l’altroieri di quel che è successo e, come a te, rispondo che la cosa è chiusa. Pensiamo a Forlì’.

Gara difficilissima: ‘per non farci mancare nulla, le prime due gare interne contro le due formazioni più attrezzate del girone. È una squadra talentuosa, con Giachetti e Watson punte di diamante. Hanno gente di talento come Bruttini e l’amico Erik (Rush, nda), ma occhio a gente come Marini. Sarà una bella gara, questo è certo, che noi non possiamo perdere’.

Ultima domanda: rispetto alle tue attese, a che punto siete? ‘molto più avanti, sono sincero. Stiamo lavorando duro, purtroppo per varie concomitanze non ci siamo allenati tutti e dieci nelle settimane passate; abbiamo dovuto arruolare dei ragazzi, ma non è ovviamente la stessa cosa. Adesso che ci siamo praticamente tutti, ci alleniamo durissimamente e ne siamo felici!’

Non sarò sugli spalti, domenica, attirato dal lavoro e dalla città ventosa che fu di Jordan e Kukoc. Tradizionale radiocronaca da EffeRadio assicurata dal direttore Stefano Pontoni, dalla seconda voce sagace ed esperta del professor Vito Sutto con le consuete scorribande di Enry Turloni, ‘fradi’ di Radio Onde Furlane.

Vincere. Crescere. Abbracciare il palazzo. Dicendo all’avversaria, che sarà probabilmente sostenuta sugli spalti da qualche tifoso giuliano, ‘not in my house’. Non al PalaCarnera.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 25 ottobre 2019 alle 06:20
Autore: Franco Canciani
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