Dopo il percorso netto fatto per qualificarsi, l'Old Wild West Apu Udine si fa andare di traverso la Final eight della Supercoppa Lnp 2020 di serie A2. Anche se la Fiba, soprattutto, e la Fip le danno una mano stando all'antefatto annunciato a un paio d'ore dal debutto nei quarti di finale da patron Alessandro Pedone con una nota ufficiale: La burocrazia ferma Dominique Johnson. Vincente per 58-67 a Mantova, 84-69 con Verona e 95-81 con Orzinuovi nel girone rosso di qualificazione, la banda di coach Matteo Boniciolli perde la prima gara ufficiale di questo precampionato e si fa eliminare a Cento (Ferrara) da Forlì vittoriosa per 70-76 (19-17, 39-33, 54-53). 

Ironia della sorte, si potrebbe dire che chi fin quasi alla vigilia della fase finale della Supercoppa tentenna sul tesseramento degli stranieri, sia pure a scopo precauzionale in vista del via al campionato il 22 novembre, perisce del mancato tesseramento di Johnson per il ritardato arrivo del nullaosta dalla Fiba in Fip rispetto alle canoniche 48 ore prima della sfida con Forlì. Sarebbe, però, come prendersi tutto il braccio di una burocrazia che pure ti dà una mano a trovare l'alibi per la prima sconfitta stagionale in gare che contano. Bisogna, invece, guardare in faccia la realtà della partita giocata a Cento che racconta un'altra storia, nonostante i disguidi che può avere comportato non poter schierare all'improvviso il “Mestri”, come l'ha ribattezzato capitan Michele Antonutti in un'intervista rilasciata a questo sito in cui, tra l'altro, presentava a uno a uno tutti i compagni di squadra. La rinuncia a Johnson contro Forlì alla fine imposta dalla burocrazia era comunque ventilata in casa Apu e lo staff tecnico, quindi, ci avrà lavorato su con la squadra in preparazione alla gara. Era paventata assieme a quella a Nana Foulland e, in questo senso, Fiba e Fip non hanno aiutato abbastanza la società udinese. Ma sarebbe stato come nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere, mentre è bene che i nodi arrivino al pettine in precampionato piuttosto che dopo.

Intendiamoci, non è che tutto quanto fatto vedere dall'Oww a Cento contro Forlì sia da buttare tenendo conto solo del risultato avverso. Anzi. Innanzitutto, i ragazzi di Boniciolli hanno tenuto fede a quanto il coach confida per primo a se stesso: “Non ho mai lavorato con un gruppo come questo in cui non c'è uno che pensi a giocare per sè, ma piuttosto tutti vogliono vincere le gare giocando assieme”. Tanto che sarebbe stata dura fare digerire a una squadra determinata ad andare fino in fondo in Supercoppa la duplice rinuncia volontaria, per scelta di società e staff, a Johnson e Foulland nel quarto di finale poi perso contro Forlì. Insomma, la squadra fa corpo unico ed è un punto di partenza basilare. Ha anche personalità come ha dimostrato almeno per tre quarti di gara.

Partita con il quintetto Giuri, Nobile, Deangeli, Antonutti e Foulland ha comandato subito le operazioni, andando sotto una sola volta dopo il 9-4 iniziale in proprio favore. Ha chiuso avanti il primo quarto per 19-17, schierando tutti meno Azzano: persino il debuttante Matteo Schina, in doppio tesseramento dalla Falconstar Monfalcone di serie B anche se ha un contratto quinquennale con la Pallacanestro Trieste di A, assieme ad Amato, Mobio, Italiano e Pellegrino. Subito sugli scudi il rientrante pivot che ha firmato 5 punti in un amen, rimasti alla fine tutti quelli da lui segnati nella gara, assieme al play Giuri con 3 assist (5 al 40') più una tripla. Proprio la profondità della panchina udinese sembrava poter essere una chiave vincente contro Forlì di coach Dell'Agnello, che aveva il play capitan Giachetti e Bolpin in panchina per onor di firma e non aveva del tutto Bruttini.

Stessa musica nel secondo periodo, aperto dai primi 5 punti in fila di capitan Antonutti, top scorer udinese al riposo con 7 seguito da Amato con 6 e nove udinesi a segno su undici a referto, mentre Pellegrino ha corredato il suo bottino personale con 2 assist e una sontuosa stoppata. Si è andati al riposo lungo con l'Oww che ha allungato sul 39-33, anche se Rodriguez alla fine autore di 22 punti ha lasciato presagire i danni che poteva fare più ancora di Roderick, sui quali si sono alternate staffette difensive udinesi. Il 2001 Schina ha rischiato di diventare subito famoso sulla ribalta dell'A2 rubando palla e sfiorando la tripla dalla sua metà campo sulla sirena del 20'.

Nella ripresa, vinta 31-43 da Forlì, le cose sembravano mettersi al meglio per Udine con Roderick ben presto in panchina per quattro falli personali e il +8 firmato sul 45-37 da Antonutti con una tripla, che l'ha mandato in doppia cifra per primo fra i suoi compagni. Controbreak di 0-8, però, siglato in specie da Rodriguez con 2+1 e bomba per il 45-45, parità ribadita a quota 48 da Landi dall'arco dei tre punti. L'Oww ha ricostruito a fatica un piccolo vantaggio dalla lunetta con Deangeli, Giuri e Foulland. A fatica perché proprio nei tiri liberi l'Apu ha avuto il suo tallone d'Achille in questa gara chiusa con 7 su 18 di squadra dalla linea della carità, da dove Nana ha avuto un pessimo 2 su 8. Tanto da costringere Boniciolli a toglierlo,  affinché Forlì non giocasse a mandarlo in lunetta per vincere la partita. Il faticoso vantaggio raggranellato è stato in pratica annullato sulla sirena del 30' (54-53) da Rodriguez con il suo 3 su 5 dalla lunga distanza fin lì.

Nell'ultimo periodo, il ritorno sul parquet di Roderick a 7 minuti dal termine sembrava preludere a un nuovo e decisivo allungo udinese sul 69-61 siglato da Nobile dall'arco: 11 su 23 di squadra per il 48%, che è stata la migliore voce statistica per i friulani. Lì, però, si è spenta la luce in casa Apu che negli ultimi 5 minuti di gioco ha subìto un parziale di 1-15, favorito dal redivivo americano Roderick che si è messo a spalleggiare l'italo - dominicano Rodriguez. Udine si è infranta anche contro una bulgara difesa di fatto a zona ordinata da Dell'Agnello, anche se mascherata da uomo con cambi sistematici di marcatura. Al 40' si sono contate ben 16 palle perse dalla banda Boniciolli, la metà delle quali da Foulland e Giuri con 4 a testa. L'Oww è mancata anche a rimbalzo in difesa, dove se ne è fatti catturare 12 pur se ha vinto di misura il computo totale per 38 a 36. Ciò forse è frutto del “giocare da grandi”, con i lunghi che difendono sui piccoli, contro lo “small ball” imperante in A2, che può trasformarsi in un boomerang se non ben eseguito e assimilato. Anche se, per la verità, nel black out dei 5 minuti finali l'Apu ha patito pure il confronto tra quintetti piccoli, complice forse persino un debito di ossigeno che ha annebbiato le idee sul parquet.

Del resto, si sapeva in partenza della stagione che la squadra è un cantiere aperto che deve sfruttare la preparazione precampionato e anche la fase regolare di A2, sempre che sia regolare visto il Covid dilagante, per recuperare posizioni e solidità nei confronti di realtà più consolidate e collaudate della categoria. In questo senso, anche se magari oggi Udine avrebbe potuto schierare anche Johnson, non è poi così logico recriminare sul mancato confronto con Torino che, alle 18, affronta in semifinale Forlì in un'altra sfida tra squadre del girone verde (la Reale Mutua) e rosso (l'Unieuro) in campionato. Sarebbe stata una sfida a cinque ex udinesi a cominciare da coach Demis Cavina, che per battere 87-65 nei quarti l'Urania Milano con un 20-5 nell'ultimo quarto ha avuto 14 punti da Ousmane Diop, 13 da Mirza Alibegovic, 6 a testa da Lorenzo Penna e Franko Bushati. A seguire, alle 20.45, l'altra semifinale tutta da “zona rossa” tra Scafati e Ferrara che, con lo stesso punteggio di 69-65, si sono liberate nei quarti rispettivamente della Npc Rieti e dei padroni di casa del Cento, unica squadra della Final eigh qualificata perché ospitante e non per avere vinto il girone eliminatorio. Gli appassionati per seguire le semifinali, oltre alla finale di Supercoppa di domani alle 18.15, avranno tutte le gare in diretta digitale terrestre in chiaro sulle frequenze di Ms Sport (in Friuli Venezia Giulia Lcn 173), la diretta sul canale 814 Sky Ms Channel via satellite in aggiunta alla diretta streaming su Lnp Pass per abbonati, quest'ultima come già per i quarti di finale.                             

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 14 novembre 2020 alle 11:12
Autore: Valerio Morelli
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