4 dicembre 2017, l'Udinese rifilava un netto 3 a 0 (doppietta di Jankto e gol di Lasagna) al Crotone all'Ezio Scida. Una vittoria che diede il via alla cavalcata illusoria di Oddo, finita poi tristemente come ben sappiamo. Tre anni dopo è ancora una volta sfida prenatalizia tra friulani e pitagorici, a campi invertiti. Si gioca al Friuli ma non è solo lo stadio ad essere diverso ma tutta l'Udinese. 

Da una squadra in difficoltà e che aveva appena cambiato allenatore, ad un'altra che invece sembra finalmente poter ambire ad un campionato diverso. Di mezzo c'è stato di tutto. Crisi, esoneri, redenzioni e nuovi crolli, almeno fino all'avvento in panchina di quello che doveva essere soltanto un traghettatore per un paio di partite e basta, Luca Gotti. 

La svolta dell'Udinese, almeno per il sottoscritto, nasce in quella scelta coraggiosa. Da lì in poi è nata un'altra Udinese, che crede nelle sue qualità, che punta sul gioco, che non ha più paura dell'avversario. 

Dopo uno sbandamento di inizio stagione che ha fatto tremare un po' tutti, i bianconeri hanno ripreso a macinare gioco e punti come nel periodo post lockdown. Tre vittorie di fila, contro avversari tosti (Lazio su tutti) e la sensazione che davvero è arrivato il momento di alzare l'asticella. Questa squadra ha i mezzi per poterlo fare, ne sono convinti tutti, in primis chi va in campo. 

La crescita esponenziale di De Paul sta trascinando anche i compagni. L'argentino è divenuto un leader a tutti gli effetti, sia da punto di vista tecnico che da quello caratteriale. In più, accanto al diéz, ora ci sono altri giocatori che possono fare la differenza. Pensiamo a Pereyra. Il Tucu a Torino è stato il vero ago della bilancia, con una serie di giocate importanti e due assist. Ci sono poi Pussetto, Forestieri, Arslan, che hanno dato nuova linfa, oltre ai soliti Larsen e Musso, arrivati ormai a completa maturazione. Tutto ciò in attesa del recupero definitivo di Deulofeu e Mandragora, altri due che possono spostare gli equilibri. Se non fosse per l'infortunio di Nuytinck e la difesa che qualche errore purtroppo lo commette sempre saremmo di fronte ad una Udinese potenzialmente devastante. 

Le qualità, insomma, ci sono tutte (dopo tanti anni di sole critiche va dato merito anche alla società di aver rinforzato la rosa) e questa sera vanno messe in campo. L'Udinese è chiamata contro il Crotone alla prova più importante, troppe volte fallita in passato, quella della continuità. Vincere sta sera avrebbe un significato importantissimo non solo per la classifica (i bianconeri si attaccherebbero al treno europeo) ma soprattutto per la mentalità di questa squadra. 

Da Crotone a Crotone, può cambiare tutto. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 15 dicembre 2020 alle 13:29
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print